Nella Casa di Vedano al Lambro sono esposti due segni concreti della visita del Pontefice a Milano il 25 marzo scorso

di Luisa BOVE

casa francesco croce

Dare un nome al Centro diurno di Vedano al Lambro non è stato difficile. All’inizio avevano pensato a san Francesco o a santa Teresa di Calcutta, ma l’elezione di papa Bergoglio e la sue espressioni (amicizia, accoglienza, solidarietà…) hanno fugato ogni dubbio. E così durante un Consiglio di amministrazione il presidente ha detto: «Si chiamerà Casa Francesco». Nessuno ha obiettato né ha chiesto il motivo, era chiaro a tutti. Lo slogan cha accompagna oggi i volontari è appunto: amore, amicizia, accoglienza, solidarietà. «Non le abbiamo inventate noi – ammette Villa -, ma Casa Francesco è lo strumento per metterle in pratica e fare quello che il Papa ci dice».

E c’è di più. La visita del Pontefice a Milano il 25 marzo scorso ha lasciato due segni: la sedia realizzata dagli artigiani di Lissone e utilizzata da Francesco durante la Messa al Parco di Monza giungerà presto a Vedano e sarà collocata all’ingresso della casa. Intanto è già in sede da tempo la croce intarsiata proprio in quello schienale e che verrà anche’essa esposta al pubblico. Il Centro diurno non poteva nascere sotto migliore auspicio.

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