Redazione
Non ci fosse stata Calciopoli, la vigilia azzurra di Germania 2006 sarebbe stata persino noiosa. Abituati ai fuochi di fila sui vari Ct, alle disquisizioni sui moduli da adottare, alle campagne di stampa pro o contro questo o quel giocatore, in queste settimane ci siamo dovuti “accontentare” del dualismo Pirlo-De Rossi.
Paradossi a parte, è chiaro che Marcello Lippi per primo avrebbe preferito quotidiane polemiche tecnico-tattiche alla bufera che ha investito – neppure troppo marginalmente – anche la Nazionale: lo stesso Ct e il portiere Buffon convocati dai magistrati, il capitano Cannavaro costretto dal commissario straordinario della Figc Guido Rossi a fare retromarcia dopo avventate dichiarazioni che minimizzavano la portata dello scandalo… Uno sfondo sgradevole, di cui – al di là delle rassicurazioni di Lippi – restano da verificare i possibili condizionamenti sul gruppo.
Venendo ai 23 convocati il 22 maggio a Coverciano, il Ct ha puntato sui nomi che gli davano più affidamento perché più collaudati. Un gruppo omogeneo ed equilibrato, tutto sommato, che tra l’altro può permettere al Ct diverse variabili nello schieramento: 4-3-3, 4-3-1-2, 4-4-2.
Il primo è quello preferito da Lippi, che nell’amichevole pareggiata con la Svizzera a Ginevra si è però affidato a un inedito 4-2-3-1, con Totti e Del Piero insieme alle spalle dell’unica punta: nel dopopartita il tecnico ha comunque ribadito che la squadra gioca meglio con almeno due attaccanti autentici. Il test ha confermato la personalità (anche eccessiva…) di De Rossi e il fiuto del gol di Gilardino, mentre ha evidenziato l’ovvio ritardo di condizione di Totti dopo il grave infortunio e problemi di forma anche per Del Piero e Pirlo.
Dall’amichevole di Losanna con l’Ucraina (2 giugno) sono attese altre indicazioni su Totti, perché al rendimento del “Pupone” sono legate molte delle nostre ambizioni. Sotto osservazione anche Zambrotta, reduce da un serio guaio muscolare ed elemento fondamentale per una squadra che Lippi vuole “corta”, pronta a pressare e rapida a ripartire.
Il 7 giugno partenza per il ritiro di Duisburg, il 12 giugno ad Hannover ci aspetta il Ghana. Quella sera si comincerà a capire se gli azzurri si sono lasciati alle spalle le scorie fisiche e mentali di casa nostra e se il loro viaggio in Germania sarà una breve trasferta o un lungo soggiorno. Anche nell’82, prima di partire per la Spagna, incontrammo la Svizzera e finì 1-1… (m.c.)
IL PROFILO DEL COMMISSARIO TECNICO
L’IDENTIKIT DEI 23 CONVOCATI