Il 13 dicembre a Venezia si sveleranno i segreti della prossima edizione, a un secolo esatto di distanza dalla prima (1909)
Redazione
09/12/2008
di Mauro COLOMBO
Sono trascorsi poco più di 100 anni dal 24 agosto 1908, quando Eugenio Costamagna, direttore della Gazzetta dello Sport, il suo socio Tullio Morgagni e Armando Cougnet, inviato del giornale e appassionato organizzatore di eventi sportivi, decisero di annunciare sulle pagine della “rosea” la nascita del Giro d’Italia. La prima edizione della popolare corsa a tappe si svolse dal 13 al 30 maggio 1909 e fu vinta dal muratore varesino Luigi Ganna.
A un secolo di distanza, il Giro d’Italia del Centenario (edizione numero 92, in realtà, a causa delle interruzioni determinate dalle due guerre mondiali) si correrà dal 9 al 31 maggio 2009. Partirà con una cronometro a squadre da Venezia, città che già nel 1978 ospitò una storica tappa a cronometro “inventata” da Vincenzo Torriani tra calli e canali. E proprio Venezia terrà a battesimo la corsa targata Gazzetta e Rcs Sport, con la presentazione ufficiale sabato 13 dicembre nello scenario del Teatro La Fenice.
Prima di svelare i segreti del tracciato, però, il Giro del Centenario ha già presentato al mondo la “sua” bicicletta ufficiale, realizzata da Cervélo per conto di Rcs Sport e illustrata in tutte le sue caratteristiche al recente Salone del Ciclo e Motociclo di Milano. E venerdì 12 dicembre, nella Sala Montanelli del Corriere della sera, sarà invece presentata la maglia rosa del Centenario, disegnata da Dolce & Gabbana con un look inedito.
“Padrini” della maglia rosa alcuni campioni che saranno protagonisti del Giro 2009: Ivan Basso (primo nel 2006, tornato da poco alle corse dopo la squalifica), Damiano Cunego (vincitore nel 2004), Danilo Di Luca (trionfatore nel 2007) e Gilberto Simoni (sul gradino più alto del podio nel 2001 e nel 2003).
Insieme a loro e al campione del mondo Alessandro Ballan, al Giro d’Italia del Centenario ci sarà anche, per la prima volta, Lance Armstrong. Dopo il clamoroso annuncio di ritorno alle corse, il sette volte vincitore del Tour de France ha deciso di colmare la lacuna di non aver mai disputato il Giro, in un Paese che lo accolse quand’era ragazzo, dove ha molti tifosi e dove, con la sua presenza, vuole stimolare e rilanciare la ricerca sul cancro.