Ottomila persone hanno affollato il PalaSharp per l'incontro degli sportivi con l'Arcivescovo. In un momento caratterizzato da fenomeni che «inquinano e deturpano gli stadi con la violenza e la trasgressione delle regole del vivere civile», il Cardinale ha richiamato la responsabilità di tutti per affermare i valori di «uno sport sano, pulito, etico, umano e umanizzante, perché capace di mettere al centro l'uomo». L'intervento dei "capitani coraggiosi", da Zanardi a Burdisso


Redazione

In un momento caratterizzato da fenomeni che «inquinano
e deturpano gli stadi con la violenza e la trasgressione
delle regole del vivere civile», il Cardinale ha richiamato
la responsabilità di tutti per affermare i valori di «uno sport
sano, pulito, etico, umano e umanizzante, capace di mettere
al centro l’uomo». L’intervento dei “capitani coraggiosi”

di Mauro Colombo

E’ finita con il cardinale Dionigi Tettamanzi – “capitano” della Diocesi più vincente al mondo nello sport – circondato dai trofei conquistati da Inter e Milan nel corso del 2007 e pronto a sollevare lo scudetto nerazzurro e la Coppa dei Campioni rossonera. È l’immagine con cui va in archivio l’edizione 2007 del Natale degli Sportivi, il tradizionale incontro augurale tra l’Arcivescovo e il mondo dello sport, che ha battuto ogni record di presenze: erano infatti oltre ottomila le persone che lunedì 10 dicembre hanno gremito le tribune del PalaSharp di Lampugnano.

Tra loro atleti dello sport di vertice, dirigenti, tecnici e rappresentanti del Coni, delle Federazioni, degli Enti di promozione, di società e associazioni sportive e soprattutto tantissimi giovani provenienti dalle parrocchie e dagli oratori della Diocesi. Una serata di festa tra ole, parentesi musicali e spettacolari esibizioni, ma anche di riflessione nella prospettiva di uno sport realmente educativo e nel segno della responsabilità dei “capitani coraggiosi”.

Questo il tema al centro della serata, che ha visto susseguirsi gli interventi e le testimonianze di ospiti illustri: dal pilota automobilistico Alex Zanardi – che ha raccontato la sua “rinascita” dopo il gravissimo incidente costatogli l’amputazione di entrambe le gambe – a Javier Zanetti e Riccardo Spairani, capitani rispettivamente dell’Inter e della Sparkling Volley, fino al difensore Nicolas Burdisso, che nel momento della grave malattia della figlia ha messo le esigenze della propria famiglia davanti alle sue prospettive di carriera.

Il coraggio «di essere diversi e alternativi per mettere lo sport al servizio dell’uomo» èstato sollecitato dall’Arcivescovo nella sua riflessione, che per tre volte ha ribadito l’importanza di «uno sport sano, pulito, etico, umano e umanizzante, perché capace di mettere al centro l’uomo in tutti i suoi valori, non solo quelli atletici», soprattutto in un momento caratterizzato da fenomeni che «inquinano e deturpano gli stadi e le strade con la violenza, lo scontro immotivato, la trasgressione delle regole del vivere civile e la delinquenza che offende tutti e tutti inquieta».

La serata ha poi allargato lo sguardo anche al grande appuntamento sportivo del 2008, le Olimpiadi di Pechino. Suggestive le esibizioni di arti marziali della campionessa mondiale di wushu Xu Hui Hui (italiana di madre cinese) e dei giovanissimi delle associazioni sportive di Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola e Cassina de’ Pecchi. È intervenuta anche la Nazionale maschile di ginnastica artistica, guidata dall’olimpionico Igor Cassina, mentre i rappresentanti della Comunità cinese di Milano hanno illustrato l’auspicio che sta dietro la decisione di inaugurare i Giochi alle 8.08 dell’8/8/2008: «Per noi cinesi l’8 significa “felicità”: ci auguriamo che le Olimpiadi siano un’occasione in cui lo sport porta felicità tra i popoli».

Durante la serata sono stati premiati dirigenti delle federazioni e degli enti di promozione ed è stato dedicato spazio ad alcuni progetti di solidarietà: “Bimbi in gamba” (che predispone interventi chirurgici e installazione di protesi in Paesi del Sud del mondo: il testimonial èZanardi), “Operation Smile” (fondazione presieduta da Santo Versace che si adopera in tutto il mondo per intervenire su bambini affetti da malformazioni facciali) e “Aiutiamo la paraplegia” (nel ricordo di Clay Regazzoni, l’ex pilota della Ferrari scomparso un anno fa).

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