Il riconoscimento alternativo al Pallone d'Oro assegnato per il 2006 al libro-film che racconta le vicissitudini agonistiche e umane del "Gabbiano", la squadra campione d'Italia dei Dipartimenti di salute mentale. Martedì 16 gennaio premiazione a Milano; nel pomeriggio quadrangolare solidale a Opera
Redazione
Il riconoscimento alternativo al Pallone d’Oro assegnato
per il 2006 al libro-film che racconta le vicissitudini
agonistiche e umane del “Gabbiano”, la squadra campione
d’Italia dei Dipartimenti di salute mentale. Nel pomeriggio
di martedì quadrangolare solidale di calcio a Opera
Martedì 16 gennaio, alle 11.30, alla Sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi (via Vivaio 1, Milano), è in programma la cerimonia di premiazione della decima edizione de “L’Altropallone”, riconoscimento istituito dalla omonima associazione – che porta avanti progetti di intervento e di sensibilizzazione per lo sport come strumento di aggregazione giovanile, cooperazione internazionale e scambi interculturali, e per la diffusione di una cultura di pace, di solidarietà e di valori etici a tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – con il patrocinio della Provincia di Milano.
Alternativo al Pallone d’Oro e contro il pallone duro, L’Altropallone viene assegnato a chi si adopera per azioni di solidarietà a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, per uno sport equo, solidale e popolare, strumento di coesione sociale e partecipazione, contro il razzismo, per l’integrazione e la multiculturalità.
La Giuria – con il presidente ad honorem Gianni Mura e la madrina Milly Moratti – ha assegnato L’Altropallone 2006 a Matti per il calcio, libro e film – progetto di Mauro Raffaeli, autori Volfango De Biasi e Francesco Trento, regista lo stesso De Biasi – che hanno per protagonista il “Gabbiano”, squadra campione d’Italia dei Dipartimenti di salute mentale.
Una squadra composta da 15 pazienti psichiatrici, con un ex calciatore e uno psichiatra per allenatore, e una “malattia” comune e diffusa – quella per il calcio – utilizzata per curare e alleviare la malattia mentale. Le vicissitudini agonistiche, ma anche le storie di ragazzi in cura con psicofarmaci per reintegrarsi nella società; il gioco, ma anche gli scherzi, le battute, l’amicizia che nasce e cresce negli allenamenti; una realtà dura, ma anche molto poetica: il tutto reso splendidamente – con ironia e autoironia – dagli occhi di De Biasi e dalla penna sua e di Trento.
Alla premiazione è previsto l’intervento di Paolo Rossi, primo vincitore de L’Altropallone nel 1997. Gli altri premiati sono stati Gianni Mura (1998), Ivan Zamorano (1999), Damiano Tommasi (2000), Gino Strada (2001), padre Kizito Sesana e Assed Baiwa (2002), Javier e Paula Zanetti (2003), Leonardo, Davide Baccarini e Luca Colombo (2004) e Lilian Thuram (2005).
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, al Centro sportivo di Opera, il “Gabbiano” sfiderà “Non violenti per Passione” (squadra della Casa della Carità), “Opera Partecipa” (selezione dell’associazionismo del territorio) e “Milano antirazzista per la pace” (squadra di tifosi, comici, volontari) nel torneo “Rete Solidale”, quadrangolare solidale, multiculturale, per la pace.
L’Altropallone festeggia il suo decennale in capo a un anno di grande impegno. La campagna-evento AltriMondiali ha portato in giro per l’Italia due squadre di calcio solidale, la Free Palestine (formata da ragazzi dei campi profughi di Gaza e da arabo-israeliani di Nazareth) e la Yassets Amani Sports (squadra di Kivuli, una delle baraccopoli di Nairobi, promossa da padre Kizito). Il progetto della Rete Solidale ènato per attivare scambi giovanili che, tramite il linguaggio comune dello sport, portino alla conoscenza reciproca fra individui, ma anche della realtà e dei contesti in cui sono inseriti.
Info: www.altrimondiali.it