Alla vigilia dell'ultima gara a Valencia, Valentino ha completato l'operazione-sorpasso e ora "vede" il Mondiale. Un'impresa, facilitata però anche dall'incapacità strategica della squadra rivale, suo team di un tempo
Redazione
Alla vigilia dell’ultima gara a Valencia, Valentino ha completato
l’operazione-sorpasso. Un’impresa, facilitata però dall’incapacità
strategica della squadra rivale, da cui Rossi se ne era andato
tre anni fa e che ora ha penalizzato il proprio leader Hayden
di Gigi Sironi
Più 8 è meglio di meno 12, o no? Dopo il Gp del Portogallo questa frase fa rivedere al moviolone tutta la stagione Moto Gp. Rossi Valentino, Yamaha numero 46, in estate aveva 51 punti da recuperare contro la moto migliore del momento: c’è riuscito. Hayden Nicky, Honda numero 69, aveva un Mondiale in mano e se lo è visto portare via a poco a poco; ma a dargli la stoccata finale è stato il suo compagno di team Pedrosa, che nel tentativo di sorpassarlo l’ha buttato fuori pista.
Chi l’avrebbe mai detto che Pedrosa sarebbe stato per Valentino come Babbo Natale? Del resto, lo stesso Rossi ha detto: «Io alle favole non credo da un pezzo. Dall’inizio della stagione Hayden e Pedrosa si fanno sorpassi cattivi…». Come dire, prima o poi poteva capitare, ed è capitato! Hayden che si rialza urlando litanie poco riportabili, e poco possono fare le successive strette di mano, spiegazioni, giustificazioni e promesse per l’ultima gara a Valencia… Più 8 è meglio di meno 12, punto e basta!
Domande a seguire. Colpa della Honda, che non ha impartito ordini di scuderia? Colpa di Pedrosa, che ha esagerato? Resta la bellissima vittoria – per 2 soli millesimi di secondo al fotofinish – di Tony Elias, una specie di brutto anatroccolo che la Honda voleva pure licenziare. Resta il dispiacere per Loris Capirossi e la Ducati, ancora alle prese con gomme che fanno le bizze.
Resta l’impresa memorabile di Valentino, che porta a termine l’operazione-sorpasso. Da non credere, davvero… Quei 51 punti ora sono un ricordo lontano, grazie al lavoro di tutta la squadra. «Abbiamo ricominciato da Laguna Seca – racconta Rossi -. Io sono stato l’attaccante, ma tutti gli altri ci hanno creduto: perfino il cuoco dell’hospitality ha dato il massimo e ora eccoci qui…». La vittoria dello spogliatoio per la Yamaha, ma anche l’ennesima lezione impartita dal Dottore alla Honda, che costruisce moto eccezionali, dà ai piloti uguali possibilità, ma non impartisce strategie alle prime guide e non sa gestire le persone.
Da quella squadra Rossi se n’era andato tre anni fa. Un uomo solo che con il suo individualismo ha dato coraggio a una squadra intera, la Yamaha. A girare la manopola del gas tra i cordoli c’era sempre lui, certo, ma con il suo carisma e il suo entusiasmo Vale ha portato tutti alla vittoria… Sì, i 51 punti recuperati sono un sogno. Però sono solo 8 i punti di vantaggio con ancora una gara da correre, per di più su una pista difficile come Valencia. Comunque vada a finire, Valentino sarà il vincitore morale.
E mentre ci prepariamo a gustare la gara delle gare a Valencia, si fa sentire Makoto Tanaka, team manager delle due Honda ufficiali: «Questa straordinaria stagione non è ancora finita. Ovviamente per la prossima gara l’obiettivo è che Nicky vinca e Pedrosa arrivi secondo…». Ma adesso non è un po’ tardi?