Circa 400 iscritti riuniti insieme a istituzioni e dirigenti delle società sportive attorno a trenta tavoli di lavoro per il più grande “laboratorio” dedicato al futuro dello sport di base

Big Bang dello sport

Un’intera giornata dedicata a riscrivere il futuro delle società sportive, rispondendo alle loro necessità e criticità. Non una classica assemblea frontale, ma tavole rotonde in cui poter liberare la propria fantasia e contribuire a realizzare il sogno di ogni società sportiva, dandole l’opportunità crescere e diventare un punto di riferimento per il territorio. Trenta tavoli di lavoro con più di 400 iscritti si sono riuniti presso lo Starhotels Business Palace di Milano per il “Big Bang dello sport”, il più grande laboratorio di idee dedicato alla futura attività sportiva targata Csi, in una giornata di confronto, crescita e dialogo insieme ad alcuni rappresentanti delle istituzioni come Fabio Pizzul, consigliere della Regione Lombardia, e l’europarlamentare Stefano Maullu.

L’obiettivo, in termini educativi, è quello di rendere ancora più forti e vincenti le società sportive del territorio per fare passi avanti nel rapporto sport e oratorio, binomio perfetto e cuore pulsante dell’attività del Csi. Al tale scopo servirà sfruttare la miglior tecnologia sempre più a misura di società sportiva per diventare ancora più inclusivi, nonché valorizzare i giovani coinvolgendo tutti i ragazzi desiderosi di fare sport, ma bloccati dalla fatica di trovare squadre pronti ad accoglierli, e far crescere l’impiantistica sportiva e valorizzare la formazione di dirigenti, allenatori e arbitri. Ogni tavolo ha acceso il confronto proponendo in totale trenta idee concrete da poter realizzare nella prossima stagione sportiva.

«Le società sportive sono le agenzie educative più diffuse – ha detto Massimo Achini, presidente del Csi Milano -. Esse generano bene per la comunità. Vogliamo continuare a impegnarci per rafforzare il rapporto con le istituzioni per fare esprimere al massimo le possibilità educative dello sport e accendere idee nuove per il presente e per il futuro. Quella di sabato è stata una giornata davvero interessante, con ben 32 tavoli di lavoro e più di 350 persone coinvolte. Abbiamo portato a casa un patrimonio incredibile di idee e di umanità. Con persone così si può sognare davvero».

Cinque le possibili tappe che, secondo don Stefano Guidi, direttore della Fom e consulente ecclesiastico del Csi Milano, sabato a capo del tavolo di lavoro “Sport e Oratorio”, segneranno il cammino virtuoso di queste società sportive: “Sport, scopri chi sei!”, con l’obiettivo di scoprire i suoi significati più profondi e la particolare e speciale visione di uomo e di società che sa spontaneamente esprimere; “Sport, credi in te stesso!”, perché l’oratorio ha fiducia nella natura educativa dello sport, nella sua originale capacità di generare vita, cultura, incontro, educazione e nella sua base buona, solidale ed accogliente; “Sport, credi nei giovani!”, perché l’oratorio ha bisogno dello sport per imparare la lingua dei giovani e diventare quell’interprete necessario che facilita la comunicazione e rende possibile il dialogo; “Sport, aiutaci a fare esperienza positiva del corpo!”, per recuperare l’esperienza positiva della nostra corporeità. L’impegno dell’allenamento, la fatica del corpo che lavora per un obiettivo ideale, la competizione con se stessi e con i propri limiti personali è la scoperta del corpo come veicolo e possibilità di relazione; “Sport, abbi cura di te!”, perché la relazione tra oratorio e sport può essere terapeutica e dotare lo sport di quegli anticorpi che gli sono necessari per evitare di ammalarsi di tutti quei virus che sono veri corpi estranei alla sua natura.

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