Il Villaggio dello Sport ha fatto capire quanto la gente abbia bisogno di alternative, e quanto le associazioni insieme possano fare
È un Massimo Achini entusiasta quello che guarda al Villaggio Sportivo organizzato dal suo Csi lo scorso 1° ottobre in piazza Selinunte (leggi qui). L’ente di promozione sportiva, insieme alle associazioni che ogni giorno da tempo lavorano accanto alla comunità di San Siro, ha fatto il primo passo in un percorso che appare davvero complesso sotto mille punti di vista, ma che dopo l’entusiasmo raccolto dalla gente del quartiere scesa in piazza, sembra sempre di più la strada da percorrere con tutte le forze.
Del clima di festa respirato dopo anni in Piazza Selinunte, se ne sono accorte anche le istituzioni passate per capire come sarebbe stata recepita la partenza del progetto dai residenti del quartiere.
Le istituzioni
Pierfrancesco Maran, assessore che da tempo segue l’evolversi del percorso e che proprio in estate aveva consegnato le chiavi dell’ex mercato ed Achini spiega: «Qui tutto quello che si riesce a fare vale doppio, anche perché è un contesto dove riuscire a organizzare le cose non è mai facile -ha esordito l’assessore alla Casa della squadra di Giuseppe Sala -. Questa iniziativa per noi è importante ed è importante aver trovato Csi come partner strada facendo, perché questo ex mercato può diventare centro della vita delle associazioni del quartiere e un punto di riferimento per bambini e ragazzi. L’entusiasmo di oggi mi sembra frutto del lavoro svolto in estate e preannuncia la semina che speriamo di raccogliere in autunno e inverno».
“Questa festa è una presenza importante e positiva -ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli -. Siamo insieme ai cittadini per dare risposte, e lo sport è fondamentale per ricreare coesione e portare maggiore sicurezza. È un buon inizio, continuiamo così».
Dal Comune di Milano è arrivato anche l’entusiasmo di Roberta Osculati, vicepresidente del Consiglio Comunale Milano, e di Silvia Fossati, Presidente Municipio 7, entrambe in piazza durante il pomeriggio. «Speriamo che questa sia occasione per aprire breccia di cambiamento in un quartiere tanto difficile -ha dichiarato la Osculati -. Qesto progetto insegna che si possono mettere insieme diverse forze, diverse associazioni diverse persone che ci credono e che vogliono lavorare per il bene comune del quartiere e della città attraverso attività costruttive educative». Auspica un futuro radioso per il progetto Silvia Fossati, che commenta: «Invece di vedere macchine e motorini abbandonati oggi vediamo una marea di ragazzini che si divertono, speriamo di riuscire a continuare non solo per un anno ma per molto di più, e magari non solo qui, ma in altre piazze della città di Milano».
Anche dalla Regione hanno arrivano testimonianze di appoggio all’iniziativa: «Sosteniamo davvero questo progetto che dà un’immagine completamente diversa al quartiere, e dà la prospettiva di avere dei servizi nuovi in un luogo che ha la necessità di vedere la presenza delle istituzioni – ha dichiarato Alan Rizzi, assessore alla Casa di regione Lombardia-. L’esempio di oggi, quindi, è questo: andare in quartieri dove c’è bisogno dell’istituzione e dare loro dei servizi».
La giornata
La stretta cronaca dell’evento fa registrare come dopo un primo momento di incredulità dei bambini davanti a così tante possibilità di svago, la marea dei più piccoli abbia invaso piacevolmente lo spazio di viale Aretusa retrostante l’ex mercato comunale, affollando campi da calcio, tatami, pista di atletica, tavoli per i giochi in scatola, gonfiabili e campetti da basket e pallavolo. Le associazioni presenti hanno apportato un enorme valore aggiunto al pomeriggio, dedicandosi agli adulti per la parte informativa e socio assistenziale, e intrattenendo i più piccoli con la costruzione di bracciali, trucca bimbi, canto, capoeira, prove di Muai Thai e Judo, esibizioni di danza ritmica e giochi in scatola da tavolo sia canonici, sia di grandi dimensioni, come la dama e gli scacchi giganti.
La notizia davvero ottima è che queste attività le ritroveranno nel corso del mese all’interno dell’ex mercato di piazza Selinunte, dove ogni giorno ci sarà un susseguirsi di attività presentate proprio durante il pomeriggio di sabato scorso.
Le associazioni
Un coro unanime nel giudizio positivo su una prima iniziativa che di sicuro dovrà vedere rodare dei meccanismi per limare anche le piccole imprecisioni di un inizio complesso, ma il cammino che si apre si prospetta ricco della collaborazione di tutte le realtà che già da sabato hanno risposto presente all’appello per il quartiere nel quale già da anni sono attive con costanza.
Ricordiamo Emergency, Itamamme – scuola di italiano per mamme straniere, Alfabeti Onlus con la scuola popolare di italiano, Onlus Punto.it, Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti, Onlus Soleterre, Spazio Zagharid, il Comitato di Quartiere San Siro ovviamente, la sezione locale dell’ANPI e una serie di realtà sportive e artistiche che collaboreranno nello spazio dell’ex mercato, come l’A.S.D. Cadorna, la FIJLKAM (federazione italiana judo, lotta, karate, arti marziali) la FIMT (Federazione italiana Muay Thai), AACSO, lo Spazio Capoeira Disequilibrio e l’ Accademia Futuro Geniale.
«Siamo qui in piazza Selinunte con un progetto nuovo per tutti noi che non sappiamo dove ci porterà – ha commentato a margine dell’iniziativa Don Claudio Burgio, Fondatore della comunità Exodus, Cappellano al Carcere Minorile Beccaria, e partner del progetto con Csi Milano e Consorzio Sir -. Per questo ci mettiamo a disposizione della gente che vive qui, dei ragazzi e dei bambini, e in questo lo sport è sempre grande veicolo di comunità».
«Ci vuole molta pazienza perché non si cambiano situazioni complesse da un giorno con l’altro solo con l’entusiasmo -ha concluso Achini -, ma il Csi sa lavorare e far fatica, e facendo rete sono sicuro che andremo avanti migliorando anche là dove possiamo fare sicuramente meglio».