Gli alunni dalla quarta della primaria alla terza della secondaria impegnati in prima persona come consulenti esterni ai Consigli municipali su temi che li riguardano
di Enrico
CASALE
Protagonisti. In una parola sola il senso di «ConsigliaMi. I Consigli municipali delle ragazze e dei ragazzi a Milano». Il progetto mette al centro i più giovani e li porta in prima linea nella macchina amministrativa della metropoli.
Nata nel 2013, questa iniziativa vuole essere un’esperienza educativa di cittadinanza attiva per bambini, bambine, ragazzi e ragazze della città. E allo stesso tempo intende essere uno strumento di educazione civica e un modo per le autorità cittadine di recepire il punto di vista dei cittadini più piccoli riguardo i temi che interessano più le loro fasce di età. Capofila del progetto è AbCittà, che porta avanti le attività insieme ai partner Ambiente Acqua Onlus, Fondazione Aquilone e Celim.
A essere coinvolti in prima persona nel progetto sono i ragazzi e le ragazze dalla quarta della scuola primaria alla terza della scuola secondaria. Vengono eletti consiglieri e le loro classi fungono da consulenti esterni ai Consigli comunali. «Anche gli insegnanti hanno un ruolo – osserva Silvia Jelmini di Celim, che lavora nei Municipi 5 e 6 -, perché partecipano, insieme ai referenti dei Municipi, al Tavolo degli adulti. Come partner del progetto, Celim lavora in qualità di facilitatore, cioè conduce i lavori delle plenarie e delle commissioni dei Consigli».
Le scuole quindi individuano i consiglieri e lavorano al fianco dei Consigli comunali elaborando propri approfondimenti e rendendosi disponibili per consultazioni periodiche. «Per gli insegnanti – continua Silvia – i Consigli sono una preziosa fonte di ispirazione per percorsi di educazione civica perché possono utilizzare i materiale e i processi degli stessi consigli per lezioni ad hoc».
Questi Consigli non sono laboratori teorici, ma hanno ricadute pratiche sui territori. «I ragazzi e le ragazze possono affrontare temi legati all’ambiente, alla mobilità, allo sport e al tempo libero – conclude Silvia -. In questi settori progettano e contribuiscono a realizzare piccole trasformazioni nei loro quartieri. Le loro deliberazioni vengono infatti presentate agli amministratori adulti e seguono percorsi partecipativi di progettazione. I punti di vista dei piccoli consiglieri possono essere presentati ai consiglieri adulti e possono influenzare le tematiche di interesse comune».