La città raccontata in 33 luoghi, dal centro alle periferie, nel volume di Attilio Busolin, Giovanni Colombo e Marco Zanobio, i cui proventi contribuiranno a realizzare un servizio di assistenza domiciliare per anziani fragili
Un libro per riscoprire la metropoli e per dare un contributo a favore delle persone più fragili. Restare nel cuore di Milano. I luoghi della città nelle parole di chi l’ama (HeiMat, 18 euro) è il titolo del volume di Attilio Busolin, Giovanni Colombo e Marco Zanobio: grazie ai poeti, scrittori e cantanti che l’hanno celebrata, racconta 33 luoghi che uniscono il centro della città alle sue periferie. Ogni luogo è accompagnato da un breve racconto e da un disegno dell’illustratore Busolin.
Il libro sostiene la Fondazione Amici del Trivulzio, Martinitt e Stelline Onlus per realizzare un servizio di assistenza domiciliare per anziani fragili. Si può prenotare inviando una mail a info@amicideltrivulzio.it, sul sito www.moronieditore.it e nelle librerie San Paolo (via Pattari 6) e Pime (via Monte Rosa 81).
Una città viva e vitale
Pubblicato con il patrocinio del Comune di Milano, il libro «è un vero atto d’amore verso la nostra città – scrive nella prefazione il sindaco Giuseppe Sala -, quella che viene descritta nelle immagini e nei pensieri di persone, che nel corso dei secoli a Milano sono nate o hanno vissuto e che hanno amato questa città, è una Milano autentica, viva, vitale».
Nell’introduzione al libro, la poetessa Vivian Lamarque sottolinea «quanti bei poeti in queste pagine, quanti bei versi per Milano», ricordando come «il cuore che batte nel titolo di questo testo, e anche in me, corre prima di tutto incontro al nome Trivulzio, dove tanti nostri cari sono passati nel tempo».
«Milano rifugge ogni racconto coerente. Il suo canone è non avere canone. La sua bellezza è sfuggire a ogni metrica», scrive Elena Granata – professore associato di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e studi urbani del Politecnico e docente presso la Scuola di economia civile – nelle sue riflessioni conclusive dedicate a Milano, «città che cambia pelle, che integra e rimescola. In una città dove tutto cambia, anche tu puoi cambiare. Milano è città dove tutto pare possibile: potresti, non è necessario che tu lo faccia. Sai di poterlo fare e questo basta. È questo il senso più profondo della libertà di vivere in una città come Milano».
Una questione di cuore
Il presidente della Fondazione, Marco Zanobio, ricorda come questo libro, dopo Nel contagio il cuore di Milano e Donne cuore di Milano, completi la trilogia del cuore, da utilizzare nei momenti in cui cercare l’ispirazione: «Sempre di più il futuro di Milano sarà questione di cuore, ma se non viene alimentato costantemente anche dalla memoria delle tante cose belle presenti in città, rischia di indurirsi. Non possiamo fare a meno, Milano, del tuo cuore, tenero e pulsante nel modo giusto, con la diastole dell’impegno e la sistole della generosità».