Il progetto promosso dalle Acli Milanesi perché la popolazione si riappropriasse di piazza Capuana rivolge le sue attività a circa 1600 persone ogni anno. Due momenti di festa in occasione del decennale
di Monica
FORNI
Nato nel 2009 in Piazzetta Capuana a Quarto Oggiaro, Spazio Agorà è un progetto promosso dalle Acli Milanesi, in collaborazione con WEMi Capuana, Save the Children, QuBi e Ipsia, che si rivolge a tutte le fasce d’età, dagli 0 ai 99 anni, e coinvolge ogni anno quasi duemila persone.
Lo spazio nasce su suggerimento e stimolo degli stessi cittadini di Quarto Oggiaro, in particolare delle associazioni radicate sul territorio, con l’intento di riappropriarsi di uno spazio pubblico urbano, piazza Capuana, sottratto alla comunità e diventato luogo di attività illegali. «Fin da subito Spazio Agorà si è caratterizzato come progetto trasversale per competenze, abilità e soggetti associativi coinvolti – spiega Gianluca Alfano, coordinatore del progetto e responsabile dell’area progettazione sociale delle Acli Milanesi – e si qualifica come principale baluardo della piazza, come luogo per ricostruire relazioni e legami sociali con una particolare attenzione alle nuove generazioni».
Secondo uno studio dell’Università Bocconi, circa il 50% degli abitanti di Quarto Oggiaro presenta una condizione di disagio grave o latente, il 26% della popolazione residente è costituita da stranieri, il 23% sono over 65 anni e vi è il più alto tasso tra i quartieri di Milano di abbandono scolastico.
In questo contesto caratterizzato da una forte concentrazione di edilizia popolare, scarsi luoghi di aggregazione e notevole presenza di problematiche sociali, si inseriscono le numerose attività di Spazio Agorà, rivolte sia al singolo (sportello psicologico e legale, Centro di Aiuto alla Vita, consulenza per il Microcredito), sia alla famiglia con minori: Best (bisogni educativi speciali) che, in collaborazione con il servizio Uompia dell’Ospedale Sacco, lavora con i bambini in difficoltà, sostenendoli nello sviluppo; il progetto Punto Luce contro la povertà educativa; gli interventi di aiuto all’apprendimento e allo studio per contrastare la povertà educativa di Fuoriclasse; lo Spazio mamme, un’iniziativa rivolta a bambini già in situazione di vulnerabilità. Ampia l’offerta aggregativa attraverso il Quorto, seimila metri quadrati recuperati da un vecchio parcheggio abbandonato e potenzialmente a rischio e riqualificati, su cui è nato un orto-giardino condiviso, lo sportello migranti, le feste, i corsi e la scuola di italiano.
«La principale difficoltà che abbiamo incontrato in questi anni sta nel connettere tutti i livelli di impegno civile e di governance attivi nella comunità, dal più grande al più piccolo, cercando di individuare costantemente obiettivi comuni e strategie capaci di stimolare un coinvolgimento collettivo – continua Alfano -. Per il futuro, con la realtà di spazio Agorà vogliamo non solo e non tanto generare prestazioni, quanto favorire partecipazione, consapevolezza, attivazione civica e politica».
I festeggiamenti per i primi dieci anni di attività di Spazio Agorà sono in programma mercoledì 12 e giovedì 13 giugno. Nella prima giornata, dalle 16, animazione e musica per tutti. Nella seconda, dalle 16, il convegno “Sistemi esperti. Laboratorio di idee su educazione ed animazione di comunità” presso Villa Scheibler (via Orsini 21).