Alcuni residenti degli edifici popolari del Municipio 2 sono stati seguiti dai custodi sociali della Casa con una rete di sostegno telefonico e la presenza basata sulla lettura di storie
C’è la signora Emilia, che a 81 anni è un po’ sorda, ma non perde la vivacità. È curiosa e si entusiasma per qualsiasi cosa nuova, le piacciono le storie d’amore e tutto ciò che ha un lieto fine. C’è Massimo, un uomo sulla sessantina molto gentile e affabile, appassionato di film western e gialli. E poi c’è Paola, una donna molto colta, che legge con passione libri di tutti i tipi e ama De André. E ancora Michele: oggi, a 67 anni, la sua vita si svolge in quartiere, ma da ragazzo ha lavorato in Francia e Germania, partendo dalla Puglia, per poi arrivare a Milano. Sono solo alcuni dei residenti delle case popolari del Municipio 2 seguiti dai custodi sociali della Casa della carità ai quali è stata dedicata la rete di sostegno telefonico e in presenza basata sulla lettura di storie.
E poi ci sono Marco, Ilaria, Caira, Laura e Adriano, i “narratori telefonici” che hanno prima partecipato al corso di formazione sullo storytelling e la terapia della narrazione “RaccontaMi”, tenuto dall’autore Jacopo Cirillo, e poi hanno letto al telefono brevi racconti, per fare compagnia agli anziani soli del quartiere in questo periodo così difficile.
Il loro lavoro è oggi anche un e-book dal titolo Milano racconta Milano. Scritti e riflessioni di autori milanesi: oltre 30 racconti firmati da 16 milanesi di nascita o d’adozione che, partendo dai contenuti del corso, hanno raccontato le loro vite e altre storie, reali o immaginate, lasciando spazio alle loro emozioni e abbandonandosi al potere terapeutico della narrazione.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito di “Milano racconta Milano”, un progetto promosso da BookCity Milano con il Patrocinio del Comune all’interno del Bando Quartieri 2019 e realizzato dalla Casa della carità e ArtsFor.