Il messaggio del Pontefice in occasione del conferimento del «Premio Vincenzo Torriani» alla Vatican Cycling
di Mauro
COLOMBO
Al Museo del Ciclismo del Ghisallo a Magreglio (Como), accanto all’ultima pietra della struttura benedetta da Benedetto XVI, ora fa bella mostra di sé una maglia da ciclista bianca e gialla, i colori del Vaticano. È la divisa ufficiale della Vatican Cycling, la sezione ciclistica della Polisportiva della Santa Sede, ed è un omaggio inviato da papa Francesco, accompagnato con una dedica speciale, in occasione del conferimento ai “ciclisti del Papa” del «Premio internazionale Vincenzo Torriani», riservato a «chi ama il ciclismo e lo fa vivere» e giunto alla 24ma edizione.
Ambasciatori di pace
La cerimonia si è svolta sabato 29 ottobre. A rappresentare il team vaticano – che al momento conta 11 elementi – Valerio Agnoli (ex professionista e responsabile delle relazioni esterne), Massimiliano Coluccio (vicedirettore), Rino Bellapadrona (team manager) e Rien Schuurhuis, olandese, reduce dalla partecipazione ai recenti Mondiali su strada in Australia. Tutti molto emozionati per un riconoscimento – incarnato nella statuetta dello scultore Domenico Greco, raffigurante un corridore impegnato in salita – che premia l’obiettivo di favorire la pratica del ciclismo come esperienza sportiva di comunità, con una forte attenzione alla dimensione del servizio, della gratuità, della inclusione e della solidarietà, nonché il ruolo di portavoce nel mondo dello sport del messaggio di pace di cui il Pontefice è il più eloquente ambasciatore.
La Messa al Santuario
Ad accompagnare gli atleti vaticani c’era anche monsignor Attilio Nostro, Vescovo di Mileto, Nicotera e Tropea, e assistente spirituale della Vatican Cycling, che prima della cerimonia ha presieduto una Messa nell’attiguo Santuario dedicato alla Madonna patrona dei ciclisti. Nella sua omelia, un costante parallelo tra la conquista della fede e l’ascesa a pedali sulla cima di un colle: fatiche assimilabili anche per la gioia che si prova al raggiungimento dell’obiettivo. La celebrazione ha anche ricordato Fiorenzo Magni, grande campione, fondatore e primo presidente del Museo, a dieci anni dalla sua scomparsa.
Durante la premiazione – condotta dal giornalista e scrittore Sergio Meda – a far da corona a Gianni, Marco e Milly Torriani (figli del grande patròn), i vertici del Museo (il presidente Antonio Molteni e la direttrice Carola Gentilini), il presidente del Consiglio regionale lombardo Alessandro Fermi e l’assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli.
L’Associazione Aldo ed Emilio De Martino ha inoltre assegnato il Premio “Cuore d’argento” a Paolo Frigerio, promotore e organizzatore di ciclismo nel territorio comasco, nonché presidente del C.C. Canturino (nel 120° della fondazione).