Diciassette Consultori familiari privati, accreditati e contrattualizzati uniti per facilitare la prevenzione, l’emersione, la presa in carico e l’invio delle vittime
Venerdì 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne proclamata dalle Nazioni Unite, è l’occasione opportuna per comunicare l’avvio del progetto «Raise – Sistema antiviolenza», una sperimentazione che durerà due anni e che vede coinvolte la Fondazione Centro per la Famiglia Cardinal Carlo Maria Martini, la Fondazione Guzzetti, la Fondazione Fare Famiglia e il Centro per la Famiglia, con i complessivi diciassette Consultori familiari privati, accreditati e contrattualizzati con l’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) Milano Città Metropolitana e collocati tra la Città di Milano e l’Area Sud – Est di Milano. Una rete di enti che per similitudine già dialogano e collaborano, all’interno della cornice della Federazione Felceaf – Federazione Lombarda dei Centri di Assistenza alla Famiglia, e che nell’ultimo triennio ha saputo accogliere, ascoltare e/o inviare ai soggetti territoriali preposti 196 donne vittime di violenza e 53 minori vittime di violenza assistita.
Migliorare le competenze
Grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano e di Associazione per Milano, l’intervento permetterà ai Consultori di rafforzare le competenze del personale interno (psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, pedagogisti, ostetriche e ginecologhe, avvocati) in tema di violenza di genere, sia essa diretta o assistita, affinché sappia rispondere sempre più e meglio alle richieste di aiuto che vi giungono. In termini di efficacia del funzionamento dei Consultori federati, con «Raise» sarà possibile definire e dotarsi di una modalità condivisa di lavoro nella gestione di questi casi: ciò avverrà sia attraverso la fruizione di percorsi formativi specifici tenuti da professionisti del settore, sia attraverso la definizione di un modello di intervento comune.
Il lavoro di prevenzione
Parallelamente verrà consolidato il lavoro di prevenzione nelle scuole dei territori di competenza e nei luoghi informali, per esempio presso oratori e società sportive, con cui i Consultori abitualmente interagiscono. Questo dovrebbe facilitare l’emersione del bisogno, grazie al ricorso a percorsi di prevenzione ed educazione alla salute su tematiche attinenti, che già sono insite nella mission consultoriale: bullismo, parità di genere, gestione delle emozioni, valorizzazione delle soft skills, gestione dei conflitti. Tutto ciò, lasciando spazio ai ragazzi di esprimersi e di far emergere disagi e bisogni e mettendo nelle condizioni gli adulti di divenire “antenne” capaci di raccogliere i segnali di malessere o le richieste di aiuto.
Una rete di collaborazione
Per loro natura, i Consultori agiranno anche su queste tematiche in raccordo con gli enti che oggi già intercettano il bisogno e con i quali collaborano, per esempio le Reti/Centri Antiviolenza, i Tribunali Ordinari o dei Minori, i Servizi Sociali, i Pediatri e i Medici di base, le Forze dell’Ordine, affinché emersione, accoglienza, presa in carico e invio dei casi sia funzionale a garantire il massimo sostegno alla donna o al minore.
Info: Fondazione Centro per la Famiglia Cardinal Carlo Maria Martini (piazza Nazionale 9, Trezzo sull’Adda; tel.02 9090495; www.fondazionemartini.org)