Presentate, in Regione Lombardia, le proposte concrete dell’Associazione intitolata al mister per portare avanti i suoi sogni
Tenere vivo il ricordo di Emiliano Mondonico sembrerebbe impegnativo. Parliamo di un uomo che ha “colpito” tutto il calcio italiano, sempre diverso da tutti gli altri. Un professionista serio e preparato che non ha però mai rinunciato alla sua immensa umanità, alla sua semplicità, alla sua capacità di entrare nel cuore della gente. Un uomo che non si è mai piegato alle dinamiche dello sport-business, ma che è rimasto se stesso pur calcando i più grandi palcoscenici dello sport italiano.
La sfida di essere alla sua altezza è quella che ha fatto nascere l’idea di fondare una Associazione a lui intitolata, fortemente voluta dalla figlia Clara, la presidentessa, e da un gruppo di amici che, mettendosi assieme, hanno deciso di portare avanti il credo e il sogno sportivo di Emiliano cercando, giorno dopo giorno, di onorare questo impegno a testa alta e con la schiena dritta, senza mai mollare. Proprio come avrebbe fatto lui.
«Siete stati parte importante della vita di papà e ora lo siete anche della mia – racconta Clara Mondonico alla presentazione dell’Associazione, sabato 17 novembre in Regione Lombardia -. Ho deciso, senza ragionare troppo, di andare avanti. Non era giusto che si fermasse tutto, non me lo potevo permettere. C’era e c’è qualcuno che ha ancora bisogno di lui: i ragazzi dell’Approdo, la sua squadra più importante. Da sola non ne avevo la capacità e ho cercato persone un po’ folli come me per dare tutto ciò che abbiamo dentro per portare avanti i suoi progetti. Ho scelto Massimo Achini, presidente del Csi Milano, perché è stato un compagno e un amico leale per papà. Ho scelto Oreste Perri, presidente del Coni Lombardia, perché è un amico di vecchia data. Poi ho scelto gli amici di sempre, gli amici di Rivolta d’Adda, quelli che ci sono sempre stati e continueranno a esserci».
Tra un centinaio di amici e di ospiti, all’incontro di presentazione sono intervenuti Stefano Bolognini (Assessore alle Politiche Sociali di Regione Lombardia), don Stefano Guidi (direttore della Fondazione Oratori Milanesi), Marco Sesia (allenatore della primavera del Torino), Gianluigi Lentini (ex calciatore del Torino e dell’Atalanta di Mondonico), Giancarlo Finardi (ex giocatore e compagno di Mondonico alla Cremonese), Fulvio Gambirasi (papà di Yara e fondatore dell’associazione La Passione di Yara sostenuta da Mondonico), Giorgio Cerizza (dottore e responsabile della squadra dell’Approdo presente con tutti i suoi giocatori).
La direzione è molto chiara e le idee si trasformano nelle prime proposte concrete dell’Associazione presentate da Clara.
La prima è la nascita del Premio Emiliano Mondonico “Si può vincere senza arrivare primi”: un riconoscimento dedicato a giocatori e allenatori dello sport professionistico che si distinguono per la loro particolare umanità. Tuttosport sarà media partner ufficiale dell’iniziativa che si svolgerà a maggio 2020.
Continuerà la collaborazione con L’ Approdo – Associazione per il trattamento delle dipendenze. Si tratterà di proseguire il cammino di Emiliano con la sua squadra del cuore. Un percorso che ha permesso di sperimentare e di strutturare un modello di intervento terapeutico in grado di vedere nel connubio sport-psicoterapia un asse portante del percorso riabilitativo della persona di fronte al legame di dipendenza tossica e al disagio esistenziale in generale.
In campo anche un’azione educativa, ovvero il Torneo per bambini – 381, Un campione per amico. Mondonico si è dimostrato amico vero, leale, sincero dello sport di base. Il nome “Torneo 381”: è il numero di panchine che Emiliano ha fatto in serie A. Sarà il numero, se possibile, di partite che caratterizzeranno questo torneo che coinvolgerà circa 1000 bambini delle squadre Big Small (7-8 anni) del Csi Milano.
Un’altra proposta di lavoro riguarda il rapporto di Emiliano con gli ultras. Lui è riuscito nell’impresa di avere un rapporto fraterno con loro. Sono sempre stati al suo fianco e ci sono ancora, con lealtà e amicizia. Per questo motivo offriranno il loro sostegno ai ragazzi della squadra dell’Approdo.
Infine, una proposta coraggiosa, che si sposa perfettamente con lo scopo educativo dell’associazione. La scelta di sostenere la squadra di calcio dell’Istituto di detenzione minorile Cesare Beccaria che si chiamerà, in onore del mister, “Emiliano Mondonico”, e ne porterà il logo su ogni maglia.
Info: stampa@associazionemondonico.it; www.associazionemondonico.it