Appuntamento all'Anteo Palazzo del Cinema con il concorso internazionale di cortometraggi, promosso dal Centro Studi SOUQ. Venerdì 29 novembre alle 16.30, cerimonia d’apertura alla presenza dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno e del presidente della Casa della carità don Virginio Colmegna

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Dal 29 novembre all’1 dicembre torna «SOUQ Film Festival», il concorso cinematografico internazionale di cortometraggi a tema sociale organizzato dalla Fondazione Casa della carità di Milano, attraverso il suo SOUQ – Centro Studi sulla Sofferenza Urbana. Tante sono le conferme, ma ci sono anche alcune importanti novità, a partire dalla location.
L’8ª edizione del SOUQ Film Festival si svolgerà infatti all’Anteo Palazzo del Cinema.

A non cambiare invece è la formula del festival, con i cortometraggi in gara – nelle categorie animazione, fiction e documentario – a cui si affiancano due lungometraggi fuori concorso, per approfondire alcune tematiche strettamente legate alle attività sociali della Casa della carità, e i dibattiti con i registi.

Quella del 2019 è un’edizione da record per il numero di film che si sono iscritti al concorso: più di 250, provenienti da 48 Paesi. Tra queste opere, tutte di alto livello, ne sono state selezionate 24, la cui visione sarà in programmazione venerdì 29 e sabato 30 novembre dalle 17 alle 19, e domenica 1 dicembre dalle 15 alle 17 e dalle 17.30 alle 19.30 presso la Sala Rubino dell’Anteo. Il Festival sarà inaugurato venerdì 29 novembre alle 16.30 con la cerimonia d’apertura, alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno e del presidente della Casa della carità don Virginio Colmegna. L’ingresso alle proiezioni, come sempre, è gratuito.

Tra i film in concorso, ancora una volta, a prevalere è il tema dell’immigrazione, con uno sguardo che è però diverso rispetto al passato. Se alcuni anni fa, infatti, i registi raccontavano prevalentemente l’emergenza sbarchi o i movimenti dei migranti in Italia e in Europa, ora al centro delle pellicole c’è sopratutto la vita dei migranti laddove si sono stabiliti. Molto sentiti dai registi italiani, per esempio, sono due temi che sono al centro del dibattito politico attuale: la cittadinanza degli figli di stranieri nati o cresciuti in Italia, il cosiddetto ius soli o ius culturae e i diritti dei riders. SOUQ Film Festival non manca però di lasciare spazio anche ad altri importanti temi, quali la violenza contro le donne, la battaglia – sempre delle donne – per l’affermazione dei loro diritti e delle loro libertà e la lotta per uscire dalla povertà e dall’esclusione sociale. Temi che saranno approfonditi anche nei due lungometraggi fuori concorso “Sinfonìa” e “Jungle, a Modern Odyssey”.

«Da sempre Casa della carità affianca alle sue attività sociali anche l’azione culturale. Questo perché dal lavoro quotidiano accanto ai più fragili nascono riflessioni e interrogativi, che vogliamo condividere con la città. SOUQ Film Festival è una di queste occasioni di dibattito aperto e approfondimento, che per noi è importantissimo, perché è da questi momenti di condivisione che nascono quelle idee nuove e quelle spinte al cambiamento culturale e Politico – con la P maiuscola – che ci consentono di vivere bene insieme, tutti», afferma il presidente della Fondazione don Virginio Colmegna.

«Siamo molto contenti della collaborazione con Anteo, una delle sale più prestigiose di Milano, segno che quello che è partito come un piccolo festival sta crescendo di anno in anno”, afferma Delia De Fazio, direttrice artistica del SOUQ Film Festival, che aggiunge: “Un’altra bella novità è l’ingresso nella giuria tecnica di due noti esperti di cinema – il giornalista cinematografico Andrea Chimento, direttore di LongTake.it, ed Eva Schwarzwald, a lungo responsabile dell’Ufficio Attività Cinematografiche e Audiovisive della Regione Lombardia – che siamo sicuri daranno un contributo importante al concorso».

Oltre ai consueti premi assegnati dalla giuria tecnica e dalla giuria popolare, anche in questa edizione del festival ci sarà un premio speciale assegnato da una giuria ancora più speciale, composta da alcune persone senza dimora che frequentano il servizio docce della Casa della carità, che visioneranno in anteprima i cortometraggi in concorso.

Per maggiori informazioni: www.souqfilmfestival.org

Dal 2012 SOUQ Film Festival ha l’obiettivo di diffondere, attraverso il cinema, i valori dell’inclusione e della coesione sociale, il riconoscimento della diversità come elemento di ricchezza e la promozione dei diritti di cittadinanza, attraverso la selezione di opere cinematografiche che spesso non trovano spazio altrove. Film che raccontano le contraddizioni e i problemi che accomunano le grandi città del mondo e i modi per affrontarli. Alle sette edizioni precedenti hanno partecipato oltre 200 pellicole firmate da registi di 40 diversi Paesi. Tra i lungometraggi fuori concorso, SOUQ Film Festival è stato tra i primi a far scoprire film che sono poi diventati noti al grande pubblico. Tra questi, “Un paese di Calabria”, che ha avuto il merito di far conoscere l’esperienza di accoglienza dei migranti a Riace; “Io sto con la sposa”, vero e proprio caso cinematografico del 2014 e “Sea Sorrow – Il dolore del mare”, debutto alla regia dell’attrice Premio Oscar Vanessa Redgrave.


SOUQ FILM FESTIVAL 2019

24 pellicole, firmate da registi di 10 nazionalità che concorrono nelle categorie fiction, documentario e animazione. Sono i cortometraggi selezionati per l’edizione 2019 del SOUQ Film Festival, che per la prima volta sarà ospitato dall’Anteo Palazzo del Cinema.

Il tema più rappresentato dai registi che partecipano al SOUQ Film Festival è ancora una volta quello dell’immigrazione, ma rispetto alle scorse edizioni il loro sguardo ha cambiato prospettiva, spostandosi dal racconto della crisi dei migranti in Italia e in Europa, alla loro vita nei Paesi dove hanno deciso di stabilirsi.

Alcune delle pellicole selezionate hanno partecipato a importanti concorsi internazionali, come il Festival del Cinema di Venezia, il Giffoni Film Festival e persino agli Oscar.

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