È nato il Cea (Centro di etica e cultura ambientale) grazie all'impegno dell'Azione cattolica, del Centro culturale San Nicolò, della Comunità di Via Gaggio e del Parco Monte Barro. Primo evento la serata "Creature sotto il cielo"
Marcello VILLANI
Redazione
Erano in 200 lo scorso martedì sera nelle vicinanze della chiesa incompiuta di San Michele al Barro di Galbiate per la prima iniziativa del Cea (Centro di etica e cultura ambientale) di Lecco. Grazie all’impegno del Centro, che si sta costituendo in queste settimane, dell’Azione Cattolica, del Centro culturale San Nicolò, della Comunità di Via Gaggio e del Parco Monte Barro, è stata organizzata la serata dal titolo “Creature sotto il cielo”. L’iniziativa è partita da tre punti di ritrovo differenti: il ponte vecchio di Lecco, piazza Cesare Golfari di Galbiate e la chiesa parrocchiale di Pescate. I partecipanti hanno raggiunto poi la chiesa incompiuta in località San Michele al Barro a piedi, in un cammino di avvicinamento che dal rumore della città e dei paesi li ha portati al silenzio “parlante” del bosco, scoprendo quanto la sensibilità dell’uomo ha colto ponendosi nei secoli in ascolto della natura e di Dio. Il professor Luciano Valle, esperto di etica ambientale, ha fatto riproposto domande di senso sopite in ciascuno.
Per i fondatori del Cea lecchese, Stefano Citterio, Giorgio Buizza ed Enrico Sacchi, un grande successo. Stefano Citterio 37 anni, biologo, impegnato in politica, sposato, con tre figli, e appassionato di tematiche ambientali, ne è convinto: da queste sollecitazioni culturali deve nascere il cattolico “moderno”, impegnato anche in politica, nel senso più ampio del termine. Il fatto che anche le istituzioni abbiano capito che bisogna dialogare con la natura è testimoniato dall’interesse che il Cea ha sollevato in enti come Provincia e Comune di Lecco, Camera di Commercio, Confindustria, Politecnico, Provveditorato, Cgil, Cisl, Uil, Meic, Acli, Scout, Fai, Unione industriali, Legambiente e altri. Tutti loro parteciperanno alle riunioni tecniche per la definizione dello statuto definitivo e per le altre questioni tecniche che porteranno a creare una vera e propria associazione a partire dal Cea. Sulla falsa riga di quello che è nato a Bergamo e di quelli che nasceranno a Brescia, Pavia, Vigevano.
«Il centro si deve mettere a servizio di chi glielo richiede – spiega Citterio -. Dovrà offrire consulenze e informazioni, a politica e istituzioni ma non solo sulle varie problematiche che riguardano l’interazione uomo e ambiente. Per esempio, cercheremo di assolvere a domande di politica energetica rispettosa dell’ambiente, di scuola, di educazione ed etica ambientale, di istanze provenienti dal mondo delle libere professioni, di edilizia ecocompatibile, di bioedilizia… L’ambizione è poter entrare in qualsiasi campo con le conoscenze che si possono dare per ricostruire il rapporto tra uomo e ambiente».
Il tutto per cercare di creare, nel lungo termine, uno stile di vita nuovo, che deve stare sullo sfondo. Il professor Valle è il più grande esperto del pensiero ecologico di Papa Wojtyla e fa parte della Pastorale del creato che segue nella diocesi di Bergamo. Citterio e i fondatori del Cea di Lecco si rifanno a questa esperienza: «Giovanni Paolo II, San Francesco, la spiritualità degli ortodossi, che spesso festeggiano giornate del creato, sono punti di partenza. Il nostro intende proporsi come un laboratorio di riflessione, di approfondimento, di riproblematizzazione critica, di sistematizzazione del campo dei saperi e delle pratiche connesse al complesso territorio dell’operare umano in relazione all’ambiente. Intende aprirsi all’ispirazione legata ai nuovi principi dell’ormai affermata etica della responsabilità». Erano in 200 lo scorso martedì sera nelle vicinanze della chiesa incompiuta di San Michele al Barro di Galbiate per la prima iniziativa del Cea (Centro di etica e cultura ambientale) di Lecco. Grazie all’impegno del Centro, che si sta costituendo in queste settimane, dell’Azione Cattolica, del Centro culturale San Nicolò, della Comunità di Via Gaggio e del Parco Monte Barro, è stata organizzata la serata dal titolo “Creature sotto il cielo”. L’iniziativa è partita da tre punti di ritrovo differenti: il ponte vecchio di Lecco, piazza Cesare Golfari di Galbiate e la chiesa parrocchiale di Pescate. I partecipanti hanno raggiunto poi la chiesa incompiuta in località San Michele al Barro a piedi, in un cammino di avvicinamento che dal rumore della città e dei paesi li ha portati al silenzio “parlante” del bosco, scoprendo quanto la sensibilità dell’uomo ha colto ponendosi nei secoli in ascolto della natura e di Dio. Il professor Luciano Valle, esperto di etica ambientale, ha fatto riproposto domande di senso sopite in ciascuno.Per i fondatori del Cea lecchese, Stefano Citterio, Giorgio Buizza ed Enrico Sacchi, un grande successo. Stefano Citterio 37 anni, biologo, impegnato in politica, sposato, con tre figli, e appassionato di tematiche ambientali, ne è convinto: da queste sollecitazioni culturali deve nascere il cattolico “moderno”, impegnato anche in politica, nel senso più ampio del termine. Il fatto che anche le istituzioni abbiano capito che bisogna dialogare con la natura è testimoniato dall’interesse che il Cea ha sollevato in enti come Provincia e Comune di Lecco, Camera di Commercio, Confindustria, Politecnico, Provveditorato, Cgil, Cisl, Uil, Meic, Acli, Scout, Fai, Unione industriali, Legambiente e altri. Tutti loro parteciperanno alle riunioni tecniche per la definizione dello statuto definitivo e per le altre questioni tecniche che porteranno a creare una vera e propria associazione a partire dal Cea. Sulla falsa riga di quello che è nato a Bergamo e di quelli che nasceranno a Brescia, Pavia, Vigevano.«Il centro si deve mettere a servizio di chi glielo richiede – spiega Citterio -. Dovrà offrire consulenze e informazioni, a politica e istituzioni ma non solo sulle varie problematiche che riguardano l’interazione uomo e ambiente. Per esempio, cercheremo di assolvere a domande di politica energetica rispettosa dell’ambiente, di scuola, di educazione ed etica ambientale, di istanze provenienti dal mondo delle libere professioni, di edilizia ecocompatibile, di bioedilizia… L’ambizione è poter entrare in qualsiasi campo con le conoscenze che si possono dare per ricostruire il rapporto tra uomo e ambiente».Il tutto per cercare di creare, nel lungo termine, uno stile di vita nuovo, che deve stare sullo sfondo. Il professor Valle è il più grande esperto del pensiero ecologico di Papa Wojtyla e fa parte della Pastorale del creato che segue nella diocesi di Bergamo. Citterio e i fondatori del Cea di Lecco si rifanno a questa esperienza: «Giovanni Paolo II, San Francesco, la spiritualità degli ortodossi, che spesso festeggiano giornate del creato, sono punti di partenza. Il nostro intende proporsi come un laboratorio di riflessione, di approfondimento, di riproblematizzazione critica, di sistematizzazione del campo dei saperi e delle pratiche connesse al complesso territorio dell’operare umano in relazione all’ambiente. Intende aprirsi all’ispirazione legata ai nuovi principi dell’ormai affermata etica della responsabilità».