Lunedì 20 luglio, una mamma di 36 anni ha strangolato il figlio di quattro anni. Il fatto è avvenuto a Parabiago nella Diocesi di Milano. Pare che la donna abbia utilizzato un cavo elettrico per ricaricare il cellulare. Il parroco don Felice Noè invita la comunità alla preghiera e ad astenersi da giudizi affrettati

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Redazione Diocesi

No a «curiosità e giudizi affrettati» ma «rispetto e solidarietà». A chiederlo, per i protagonisti del dramma della madre che lunedì 20 luglio ha ucciso il figlio di 4 anni, è don Felice Noé, parroco della comunità pastorale S. Ambrogio di Parabiago.«I sacerdoti, le religiose e tutta la comunità cristiana di Parabiago – è il messaggio del parroco – sono vicini a questa famiglia così colpita per la tragica morte del piccolo Lorenzo e insieme a tutta la comunità cristiana pregano e invitano a pregare il Padre celeste che lo accolga amorevolmente nel suo regno eterno. Lo Spirito illumini e sostenga chi e’ provato da un così immenso, ingiustificabile e inspiegabile dolore. Le curiosità e i giudizi affrettati e fuori luogo lascino spazio al rispetto, alla preghiera, e alla solidarietà umana e spirituale». No a «curiosità e giudizi affrettati» ma «rispetto e solidarietà». A chiederlo, per i protagonisti del dramma della madre che lunedì 20 luglio ha ucciso il figlio di 4 anni, è don Felice Noé, parroco della comunità pastorale S. Ambrogio di Parabiago.«I sacerdoti, le religiose e tutta la comunità cristiana di Parabiago – è il messaggio del parroco – sono vicini a questa famiglia così colpita per la tragica morte del piccolo Lorenzo e insieme a tutta la comunità cristiana pregano e invitano a pregare il Padre celeste che lo accolga amorevolmente nel suo regno eterno. Lo Spirito illumini e sostenga chi e’ provato da un così immenso, ingiustificabile e inspiegabile dolore. Le curiosità e i giudizi affrettati e fuori luogo lascino spazio al rispetto, alla preghiera, e alla solidarietà umana e spirituale».

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