L'intervento del cardinale Tettamanzi all'incontro "Dalle culture ai libri di culto: funzioni moderne delle biblioteche nelle tradizioni religiose del Mediterraneo", questa mattina all'Ambrosiana


Redazione

Il cardinale Dionigi Tettamanzi è intervenuto questa mattina all’incontro “Babel, Bible and Kor’an: form text to contest – Dalle culture ai libri di culto: funzioni moderne delle biblioteche nelle tradizioni religiose del Mediterraneo”, che si è svolto presso la Sala Accademie della Biblioteca Ambrosiana.
Èla prima volta che viene organizzato un incontro di respiro internazionale dedicato alle sole biblioteche religiose. L’evento, pensato come “Offsite session” della 75° edizione dell’IFLA, il Congresso mondiale delle biblioteche in corso a Milano, ha voluto porre l’accento sul confronto tra le biblioteche delle tre principali religioni del bacino del mediterraneo: ebraica, cristiana e islamica.
«Le biblioteche, in particolare quelle di interesse religioso, – ha detto il cardinale Tettamanzi – possono essere sedi privilegiate di crescita umana e spirituale, di informazione e di formazione, di elevazione e di raffinamento dello spirito. Possono essere pertanto strumenti fondamentali di promozione umana e spirituale. Il confronto della concezione del valore del libro e della funzione delle biblioteche nelle tre grandi religioni giunge dunque assai opportuno, perché foriero di comuni azioni a servizio di veri bisogni e diritti dell’uomo».
Un funzione molto importante in un tempo come quello attuale, che «ha vero bisogno di solide basi di dialogo e di confronto tra esperienze e culture assai diverse tra loro, che vengono a contatto, sovente in modo brusco, a causa del movimento migratorio non sempre ordinato e in continua crescita; la travagliata temperie economica crea seri problemi anche di semplice sopravvivenza; la crisi dei valori rischia di mettere in secondo piano la dimensione spirituale dell’uomo; l’emergenza educativa avvertita da tutti impone strategie e interventi di riequilibrio in un mondo giovanile fragile ed esposto a gravi rischi».
Ai lavori della mattinata, presieduti da mons. Franco Buzzi, prefetto dell’Ambrosiana, hanno partecipato i rappresentanti internazionali delle biblioteche delle tre religioni: Malachi Beit-Ariè, professore emerito di Codicologia e Paleografia, mons. Cesare Pasini, prefetto della Biblioteca Vaticana e Gabriele Mandel Khàn, vicario generale per l’Italia della Confraternita Sufi Jerrahi-Halveti. Era presente anche mons. Michele Pennisi, presidente di Abei, l’Associazione bibliotecari ecclesiastici italiani. Il cardinale Dionigi Tettamanzi è intervenuto questa mattina all’incontro “Babel, Bible and Kor’an: form text to contest – Dalle culture ai libri di culto: funzioni moderne delle biblioteche nelle tradizioni religiose del Mediterraneo”, che si è svolto presso la Sala Accademie della Biblioteca Ambrosiana.Èla prima volta che viene organizzato un incontro di respiro internazionale dedicato alle sole biblioteche religiose. L’evento, pensato come “Offsite session” della 75° edizione dell’IFLA, il Congresso mondiale delle biblioteche in corso a Milano, ha voluto porre l’accento sul confronto tra le biblioteche delle tre principali religioni del bacino del mediterraneo: ebraica, cristiana e islamica.«Le biblioteche, in particolare quelle di interesse religioso, – ha detto il cardinale Tettamanzi – possono essere sedi privilegiate di crescita umana e spirituale, di informazione e di formazione, di elevazione e di raffinamento dello spirito. Possono essere pertanto strumenti fondamentali di promozione umana e spirituale. Il confronto della concezione del valore del libro e della funzione delle biblioteche nelle tre grandi religioni giunge dunque assai opportuno, perché foriero di comuni azioni a servizio di veri bisogni e diritti dell’uomo».Un funzione molto importante in un tempo come quello attuale, che «ha vero bisogno di solide basi di dialogo e di confronto tra esperienze e culture assai diverse tra loro, che vengono a contatto, sovente in modo brusco, a causa del movimento migratorio non sempre ordinato e in continua crescita; la travagliata temperie economica crea seri problemi anche di semplice sopravvivenza; la crisi dei valori rischia di mettere in secondo piano la dimensione spirituale dell’uomo; l’emergenza educativa avvertita da tutti impone strategie e interventi di riequilibrio in un mondo giovanile fragile ed esposto a gravi rischi».Ai lavori della mattinata, presieduti da mons. Franco Buzzi, prefetto dell’Ambrosiana, hanno partecipato i rappresentanti internazionali delle biblioteche delle tre religioni: Malachi Beit-Ariè, professore emerito di Codicologia e Paleografia, mons. Cesare Pasini, prefetto della Biblioteca Vaticana e Gabriele Mandel Khàn, vicario generale per l’Italia della Confraternita Sufi Jerrahi-Halveti. Era presente anche mons. Michele Pennisi, presidente di Abei, l’Associazione bibliotecari ecclesiastici italiani. – – Indirizzo di saluto del cardinale Tettamanzi (testo integrale) (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2009/ABEI.doc) – Cardinal Tettamanzi’s greeting (full speech) (https://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/pagine/00_PORTALE/2009/ABEI_English.doc) – L’Arcivescovo: dialogare anche attraverso le religioni e la cultura (video) – Monsignor Cesare Pasini: «Una Biblioteca universale» (video) – Mons. Michele Pennisi: «Il Mediterraneo sia spazio di confronto» (video) – Biblioteca Ambrosiana: i preziosi manoscritti ebraici, cristiani e arabi (video) – Biblioteche religiose, luoghi di dialogo e di crescita umana e spirituale – Incontro tra Biblioteche, confronto tra civiltà –

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