Progetto di legge regionale, a cui hanno aderito 10 Comuni, per aiutare le famiglie a pagare le rette con risorse aggiuntive al fondo nazionale (nel 2008 circa 58 milioni)
Dario PALADINI
Redazione
Un fondo per aiutare le famiglie a pagare le rette del ricovero degli anziani o dei disabili. È quanto prevede di istituire il progetto di legge regionale sottoscritto per ora da 10 Comuni lombardi e presentato da “Medicina democratica” e dall’associazione “Senza limiti”. A livello nazionale esiste già un “Fondo per la non autosufficienza”, che gira alle Regioni le risorse (per la Lombardia nel 2008 circa 58 milioni di euro) per aiutare i Comuni a pagare quella parte di retta che la persona ricoverata non riesce a coprire con il proprio reddito. «Con questa proposta di legge la Regione aggiungerebbe ai soldi che riceve dallo Stato anche fondi propri – spiega Pippo Torri, presidente dell’associazione “Senza Limiti” -. Il problema oggi è che la Lombardia non utilizza in modo corretto i fondi statali, perché li impiega per i voucher socio-sanitari. Con le nuove norme non sarebbe più possibile».
In Lombardia gli anziani e i disabili ricoverati nelle residenze sono circa 54 mila. I Comuni alle strette per il taglio dell’Ici e i conti in rosso, cercano in tutti i modi di non farsi carico delle rette e per questo non considerano solo il reddito della persona ricoverata, ma anche quello della sua famiglia, che si ritrova a dover pagare per intero la casa di riposo. «Il decreto legislativo 130 del 2000 e numerose sentenze dei Tar – aggiunge Torri – chiariscono che va tenuto conto solo del reddito del ricoverato. Se quest’ultimo non ce la fa a coprire le spese, deve intervenire il Comune».
Proprio in questi giorni “Medicina Democratica” e “Senza Limiti” presenteranno un ricorso al Tar contro il Comune di Cinisello Balsamo. Le due associazioni hanno anche attivato uno sportello telefonico (02.4984678 oppure 339.2516050 e 347.0045189) al quale possono rivolgersi quei familiari che hanno problemi di rapporti con i loro Comuni per il pagamento delle rette del ricovero. «Facciamo un appello ai Comuni lombardi perché sottoscrivano il progetto di legge – conclude Torri -. Più sono e più la Regione dovrà ascoltarci». Un fondo per aiutare le famiglie a pagare le rette del ricovero degli anziani o dei disabili. È quanto prevede di istituire il progetto di legge regionale sottoscritto per ora da 10 Comuni lombardi e presentato da “Medicina democratica” e dall’associazione “Senza limiti”. A livello nazionale esiste già un “Fondo per la non autosufficienza”, che gira alle Regioni le risorse (per la Lombardia nel 2008 circa 58 milioni di euro) per aiutare i Comuni a pagare quella parte di retta che la persona ricoverata non riesce a coprire con il proprio reddito. «Con questa proposta di legge la Regione aggiungerebbe ai soldi che riceve dallo Stato anche fondi propri – spiega Pippo Torri, presidente dell’associazione “Senza Limiti” -. Il problema oggi è che la Lombardia non utilizza in modo corretto i fondi statali, perché li impiega per i voucher socio-sanitari. Con le nuove norme non sarebbe più possibile».In Lombardia gli anziani e i disabili ricoverati nelle residenze sono circa 54 mila. I Comuni alle strette per il taglio dell’Ici e i conti in rosso, cercano in tutti i modi di non farsi carico delle rette e per questo non considerano solo il reddito della persona ricoverata, ma anche quello della sua famiglia, che si ritrova a dover pagare per intero la casa di riposo. «Il decreto legislativo 130 del 2000 e numerose sentenze dei Tar – aggiunge Torri – chiariscono che va tenuto conto solo del reddito del ricoverato. Se quest’ultimo non ce la fa a coprire le spese, deve intervenire il Comune».Proprio in questi giorni “Medicina Democratica” e “Senza Limiti” presenteranno un ricorso al Tar contro il Comune di Cinisello Balsamo. Le due associazioni hanno anche attivato uno sportello telefonico (02.4984678 oppure 339.2516050 e 347.0045189) al quale possono rivolgersi quei familiari che hanno problemi di rapporti con i loro Comuni per il pagamento delle rette del ricovero. «Facciamo un appello ai Comuni lombardi perché sottoscrivano il progetto di legge – conclude Torri -. Più sono e più la Regione dovrà ascoltarci».