Un programma Usa di teleriabilitazione riduce i problemi comportamentali e favorisce il benessere psicologico dei ragazzi con trauma cranico. Nella versione italiana verrà testato all’Irccs Medea di Bosisio Parini

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L’utilizzo del web può aiutare gli adolescenti con trauma cranico a risolvere problemi, facilitare le loro abilità comunicative e aiutarli a far fronte allo stress?

Da questi interrogativi è nata la piattaforma di riabilitazione comportamentale a distanza “Teen Online Problem Solving” (Tops), ideata nella sua versione originale dalla ricercatrice americana Shari Wade presso il Cincinnati Children’s Hospital Medical Center. Tale programma, proposto attraverso sessioni on line, ha la finalità di stimolare lo sviluppo delle abilità di problem-solving in persone con lesioni cerebrali, per ridurre i problemi comportamentali e favorire l’adattamento psicologico. Si tratta di uno strumento oggetto di numerosi studi scientifici che ne hanno documentato l’efficacia sia nel favorire l’adattamento comportamentale dei ragazzi, sia nel migliorare il benessere psicologico dei genitori. Dopo gli Stati Uniti, il programma è ora utilizzato anche in Inghilterra e Nuova Zelanda, con riscontri positivi sulla sua fattibilità ed efficacia.

Adattato al contesto italiano

Ebbene, il programma Tops è ora disponibile anche in Italia, grazie ad una ricerca ministeriale finalizzata dell’Irccs Medea di Bosisio Parini. Nella versione originale il programma è in lingua inglese e si articola in una serie di testi scritti intercalati da interviste e filmati che riproducono situazioni della vita quotidiana. I ricercatori delle aree di neuroscienze e di tecnologie applicate del Medea si sono occupati della traduzione e dell’adattamento della piattaforma al contesto italiano, guidati dalla psicologa e psicoterapeuta Claudia Corti, con la supervisione clinica della neurologa Alessandra Bardoni e del neuropsichiatra infantile Renato Borgatti e la consulenza tecnologica degli ingegneri Gianluigi Reni e Fabio Storm.

Partecipano anche i genitori

«Il programma Tops nasce inizialmente per adolescenti con trauma cranico e poi viene proposto a popolazioni di adolescenti e giovani adulti con altre patologie, come per esempio epilessia o tumore cerebrale – spiega Alessandra Bardoni -. È composto da 20 sessioni, 10 base e 10 supplementari, che hanno l’obiettivo sia di fornire ai pazienti informazioni sugli effetti del danno cerebrale sia di aiutarli a sviluppare abilità di pianificazione e organizzazione e a migliorare le competenze sociali e le capacità di gestione delle emozioni».

Le sessioni non contengono solo contenuti informativi, ma propongono ai ragazzi delle attività da svolgere concretamente nel quotidiano attraverso il supporto di specifiche strategie, con l’obiettivo di aiutarli ad affrontare le loro problematiche comportamentali, emotive o organizzative nel contesto ecologico e sotto costante supervisione clinica. Ciascuna sessione viene svolta in un tempo di 2 settimane ed è richiesto che il ragazzo sia affiancato dai famigliari, poiché il programma Tops costituisce un approccio family-centered in cui la partecipazione dell’adolescente insieme ai genitori è concepito come fattore facilitante rispetto al miglioramento. All’interno delle sessioni vengono, infatti, proposti degli esercizi o delle riflessioni anche ai genitori, al fine di aiutarli ad adottare una condotta funzionale a sostenere il figlio nella messa in atto delle strategie apprese e a mantenere una comunicazione costruttiva nell’ambiente famigliare, sociale e scolastico.

Collegamento Skype

Inoltre, ogni due settimane un terapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale effettua un collegamento tramite Skype della durata di un’ora con il ragazzo e la famiglia, con l’obiettivo di monitorare lo svolgimento del lavoro, di fornire dei feedback sull’adeguatezza delle strategie implementate e di affrontare le diverse problematiche che il ragazzo incontra nella sua quotidianità.

Alternanza scuola lavoro

La piattaforma contiene 36 video, realizzati prima del lockdown grazie a un progetto di alternanza scuola lavoro con l’Istituto Maria Ausiliatrice (IMA) di Lecco. Gli studenti hanno recitato il ruolo di pazienti con danno cerebrale simulando situazioni con problematiche sociali ed emotive tipiche dell’età adolescenziale. «Vogliamo ringraziare l’Ima di Lecco, gli studenti, la Preside Suor Marilisa Miotti e gli insegnanti Maddalena Milani e Samuele Ferrarese, per la grande disponibilità e professionalità dimostrata nel lavoro di realizzazione dei video con situazioni interattive caricati sul programma – ringrazia Claudia Corti -. Un sentito grazie anche ai ragazzi in carico al reparto Gravi Lesioni Cerebrali Acquisite dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea di Bosisio Parini, che hanno acconsentito ad essere intervistati per raccontare la loro esperienza di vita, realizzando alcuni video che sono contenuti nel programma».

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