Raccolta fondi per la salute mentale per adolescenti in disagio psichico. Tutti possono sostenere il progetto Me.Te.Ora
Sono già 20 le staffette formate dagli operatori delle cooperative del Consorzio Farsi Prossimo iscritte alla prossima Milano Marathon, che si terrà il 3 aprile.
La parte dedicata alla staffetta non competitiva prevede che le squadre, composte ciascuna da quattro runner che correranno un tratto a testa lungo tra i 7 e i 13 km, ha l’obiettivo principale di sostenere un progetto o una realtà sociale attraverso una raccolta fondi abbinata.
Consorzio Farsi Prossimo, insieme alle sue 12 cooperative socie, ha scelto di finanziare il neonato progetto Me.Te.Ora, che ha l’obiettivo di rispondere a un bisogno già forte prima della pandemia ed esploso con evidenza in questi due anni: quello della salute mentale di ragazzi e giovanissimi.
Il progetto
Questo lungo periodo di confinamento e la forte tensione emotiva vissuta in un’età delicata di metamorfosi e trasformazione psicofisica ha impattato sulla salute mentale di molti giovanissimi.
Nell’attuale sistema sanitario, spesso gli interventi a favore di questi ragazzi ci sono. Ma tra le grandi difficoltà che devono affrontare le persone che soffrono di un disagio psichico e le loro famiglie, ci sono “zone grigie”: passaggi tra un intervento e l’altro lunghi, attese che compromettono la qualità della vita non solo del minore ma anche della sua famiglia, tempi incerti, non sempre coordinati, dove le famiglie si perdono.
Consorzio Farsi Prossimo e le sue cooperative – che da vent’anni lavorano sul fronte della salute mentale, e nello specifico anche di quella dei minori – hanno prontamente rilevato questo bisogno esploso e hanno messo in campo un nuovo progetto per aiutare i ragazzi che soffrono problemi di salute mentale.
Il nuovo progetto Me.Te.Ora vedrà al lavoro una équipe multidisciplinare che, in accordo con i servizi territoriali e le istituzioni, possa agire velocemente per prevenire le involuzioni di disagio mentale di minori e giovani.
Attraverso i suoi interventi, Consorzio Farsi Prossimo vuole sostenere i ragazzi fragili nei momenti più delicati, quelli dei passaggi: da un’età all’altra, nel momento in cui devono passare da un servizio di riferimento a un altro, e ancora verso le prime esperienze di lavoro o verso l’autonomia abitativa. Un altro obiettivo è garantire la continuità ai percorsi di cura di utenti in uscita da progetti comunitari o dai servizi socio-sanitari del territorio, favorendo in particolar modo la preparazione, l’occupazione e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Infine, si propone di fare cultura sul problema: attraverso mappature, formazione, la sensibilizzazione nelle scuole e in altre agenzie educative, combattendo lo stigma che circonda le malattie mentali.
Me.Te.Ora sarà realizzato attraverso il lavoro quotidiano delle cooperative che hanno grande esperienza in questo campo: le cooperative Filo di Arianna, Farsi Prossimo, L’Arcobaleno, Novo Millennio e Sociosfera, e grazie al finanziamento della Fondazione Vismara e con la collaborazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che si occuperà del monitoraggio e valutazione.
Come sostenere
Non solo i lavoratori delle cooperative: chiunque può sostenere il progetto con una donazione a questo link o diventando a sua volta uno dei fundraiser, titolare di una propria pagina di raccolta fondi a sostegno del nostro progetto.
Ma chi vuole far parte del progetto stesso può, insieme a tre amici/colleghi, organizzare una piccola squadra di 4 persone che corra insieme a noi la staffetta della Milano Marathon il 3 aprile attivandosi, da qui ad allora, per raccogliere fondi. Ogni squadra avrà la propria pagina di raccolta fondi su Rete del dono a sostegno di Me.Te.Ora. Qui ogni staffetta potrà raccontare i propri allenamenti, coinvolgendo nell’impresa la propria rete di contatti e raccogliendo fondi per coprire il costo di un incontro per un ragazzo con un educatore, un incontro di sensibilizzazione nelle scuole, 3 incontri di gruppo per genitori in difficoltà, o anche una borsa lavoro per sostenere un giovane nel suo percorso di autonomia.