La tappa al Centro di smistamento nell’ambito della Visita pastorale decanale: «Il servizio postale è uno dei segni più antichi di civiltà»
Si è svolta nella serata di ieri la visita dell’Arcivescovo della Diocesi di Milano, monsignor Mario Delpini, al Centro di Smistamento di Poste Italiane a Peschiera Borromeo nell’ambito dell’attività pastorale di incontro promossa dalla parrocchia di Sant’Ambrogio di Linate.
La visita si è svolta alla presenza di monsignor Carlo Azzimonti, vicario episcopale per la Zona I, don Alberto Bruzzolo, parroco di Sant’Ambrogio di Linate, e di Augusto Moretti, sindaco di Peschiera Borromeo. A illustrare le attività Michele Sgobba, responsabile del Centro di Peschiera, e Simone Maggio, responsabile dell’Area Logistica Nord-Ovest.
Il Centro
Il Centro di Smistamento di Peschiera Borromeo, che si estende su una superficie operativa di circa 30 mila mq, è uno dei siti più importanti del network logistico postale ed è l’unico centro di scambio in Italia di posta sia nazionale, sia internazionale. Grazie alla presenza di impianti di smistamento dotati di una tecnologia molto avanzata, il Centro è in grado di lavorare ogni anno 28 milioni di pezzi di posta registrata (raccomandate e assicurate), 430 milioni di pezzi di posta indescritta e 3,5 milioni di pacchi. Il Cs di Peschiera Borromeo smista la corrispondenza di sette province della Lombardia (Milano, Monza, Lodi, Pavia, Cremona, Brescia e Mantova) e una dell’Emila Romagna (Piacenza), oltre a essere uno dei presidi principali per l’accettazione della posta diretta su tutto il territorio nazionale.
«Rivolgo a voi un grazie per il lavoro che svolgete – ha dichiarato l’Arcivescovo durante l’incontro con gli addetti allo smistamento – un lavoro essenziale quello delle Poste che attraverso le spedizioni mette in contatto persone lontane sia in Italia sia all’estero. Il servizio postale è uno dei segni più antichi di civiltà. E oggi grazie alla tecnologia, alla vostra attenzione e alla professionalità onorate con le consegne la fiducia che i cittadini vi riconoscono affidandovi un pacco, una lettera, una rivista». La visita si è conclusa con la benedizione ai dipendenti presenti e al centro.