Promosso giovedì 30 marzo dall’Alta Scuola “Federico Stella” sulla giustizia penale. Partecipano, tra gli altri, Gabrio Forti, Claudia Mazzucato, Adriano Dell’Asta, Davide Assael, Marcello Flores, Silvano Petrosino e Agnese Moro

violenza

La violenza può assumere varie forme: fisica, istituzionale, verbale, morale, cinematografica. A indagarne le diverse sfaccettature è l’Alta Scuola “Federico Stella” sulla giustizia penale (Asgp) con il convegno internazionale «La parola e la violenza», in programma giovedì 30 marzo, dalle 9 alle 18.30, in presenza nell’Aula Pio XI dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli 1, Milano) e online (per partecipare iscriversi a questo link).

Bulgakov e l’Ucraina

L’evento, a conclusione della XIII edizione del ciclo «Giustizia e letteratura» e articolato in tre sessioni più una lezione magistrale, sarà introdotto da Gabrio Forti, direttore dell’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale, docente di Diritto penale e Criminologia all’Università Cattolica. La prima sessione (ore 9.30-11), sul tema «”Tutto accade per caso ma niente senza una ragione”»: la sfida del Maestro di Bulgakov tra verità e violenza» si occuperà di potere, verità e violenza a partire dal libro dello scrittore russo Il Maestro e Margherita e da altri suoi scritti, anche con uno sguardo al conflitto russo-ucraino e a quanto sta accadendo nel cuore dell’Europa. Interverranno Adriano Dell’Asta, docente di Letteratura russa in Cattolica, Gaia Donati, dell’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale e Alessandro Provera, docente all’Università del Piemonte Orientale.

Dal diritto al genocidio

Nella seconda sessione, dal titolo «La parola del diritto contro la violenza del diritto: genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra» (ore 11-13), uno storico, Marcello Flores, un filosofo, Silvano Petrosino, e una giurista, Chantal Meloni, si interrogheranno sul ruolo del diritto e del diritto penale internazionale, in particolare nel prevenire e arginare la violenza del diritto stesso che culmina nel genocidio, nei crimini contro l’umanità, di guerra, di aggressione. Il richiamo all’attualità è ancora una volta evidente: basti pensare al mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e della commissaria per i diritti dei bambini presso l’ufficio di presidenza della Federazione russa Maria Lvova-Belova.

Caino e Abele

Alle 14.30 Lois Presser, docente universitaria e massima esperta di narrative criminology, pronuncerà la lectio magistralis «Criminologia narrativa: il contributo della teoria criminologica e letteraria nella comprensione e risposta alla violenza». Introdurrà la professoressa Claudia Mazzucato, docente di Giustizia riparativa nella facoltà di Scienze politiche e sociali. Seguirà la terza e ultima sessione «Caino, “Dov’è tuo fratello?”. Parole, domande e silenzi tra violenza, offesa e giustizia» (ore 16-18.30), nel corso della quale un filosofo ebreo, Davide Assael, un gesuita, Guido Bertagna, e una psicologa, Agnese Moro, che è anche una vittima del terrorismo, dialogheranno su Caino e Abele (il silenzio di Abele, le parole di Caino, le domande di Dio).

Il convegno sarà preceduto dalla serata inaugurale di mercoledì 29 marzo (Aula Magna, ore 21.30). Guidata da Ruggero Eugeni analizzerà l’aspetto della violenza cinematografica, con particolare riferimento ad Arancia meccanica del regista Stanley Kubrick.

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