In occasione dell’arrivo della tappa della corsa ciclistica femminile (6 luglio), una serie di eventi tra cui la benedizione della statua restaurata del Santo, voluta nel 1922 per celebrare l’elezione a Pontefice di Achille Ratti, che da bambino aveva vissuto qui
Un ricco week-end di iniziative nel contesto di festa e agonismo del Giro d’Italia femminile – evento ormai da anni entrato a pieno titolo nel novero delle manifestazioni sportive nazionali -, con un significativo risvolto ecclesiale.
La città di Carugate si appresta ad accogliere martedì 6 luglio la tappa del Giro Rosa in partenza da Milano, e per il fine settimana precedente ha ideato una serie di eventi collaterali, tra cui – domenica 4 luglio – una camminata – che vede tra i promotori l’Associazione Cammino di Sant’Agostino (una parte del percorso riprende l’itinerario lungo il Canale Villoresi) – e una biciclettata di 13 chilometri, entrambe denominate «Giro dei 5 Comuni»
All’arrivo della biciclettata il parroco don Claudio Silva benedirà una statua di San Giuseppe, oggetto di un recente restauro conservativo. Un omaggio al Santo nell’anno che papa Francesco gli ha dedicato con la Lettera apostolica Patris Corde, e nel centenario della visita di Achille Ratti, allora Arcivescovo di Milano e futuro papa Pio XI, alla Cooperativa Cattolica Sant’Andrea. A Carugate Ratti aveva abitato da bambino per dieci anni. Il padre Francesco, infatti, vi si era trasferito con la famiglia da Desio per dirigere la filanda locale. Il piccolo Achille crebbe a Carugate e si dice che la sua vocazione sacerdotale nacque proprio qui.
Nel 1922, per onorare la sua elezione a Pontefice, per volontà dei parrocchiani carugatesi, sulle mura della “Curt del Riva” dove aveva abitato, venne eretta e a lui dedicata una cappelletta con l’immagine di San Giuseppe. Quando nel 1965 il cortile venne demolito per far posto a nuovi caseggiati, il proprietario, il conte Flavio Melzi d’Eril, la fece trasferire sul muro di confine in via Garibaldi. La cappelletta venne nuovamente benedetta durante la festa cittadina del 1968 da parte del cardinale Carlo Confalonieri, già segretario particolare di Pio XI.