Lunedì 4 aprile ne discutono Marco Garzonio, Alberto Quadrio Curzio e Giulio Tremonti

globalizzazione

Nel XXI secolo l’idea della globalizzazione pacificante e mercantile si sta dissolvendo, ma ciò non implica che lo sviluppo nella solidarietà sia una chimera. Vanno trovati altri modi per un percorso di sviluppo cooperativo.

L’Europa può essere un attore cruciale perché è la più grande democrazia equa e solidale. Essa deve tuttavia rivedere le proprie Istituzioni per renderle più efficienti ed efficaci, senza mai rinunciare all’ equità.

Il modello della Ue, che è una composizione di federalismo, confederalismo e funzionalismo, può essere cruciale per lo sviluppo globale. Sarebbe importante avere Enti europei funzionali che siano gestiti unitariamente (e non unanimisticamente) per superare quei fattori frenanti nazionali che limitano le dimensioni globali di certe politiche, che invece altri stati globali (Usa e Cina) attuano.

«Il futuro della globalizzazione» è il tema dell’incontro che si terrà lunedì 4 aprile alle 18 in Fondazione Ambrosianeum (Sala Falck, via delle Ore 3, Milano). Introduce Marco Garzonio (presidente Fondazione Ambrosianeum). Coordina Alberto Quadrio Curzio (presidente emerito Accademia Nazionale dei Lincei). Interviene Giulio Tremonti (presidente Aspen Institute Italia).

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