In occasione della 92esima Adunata Nazionale a Milano
Il beato don Carlo Gnocchi, indimenticato cappellano della divisione alpina Tridentina durante la tragica campagna di Russia nella seconda guerra mondiale, potrà riabbracciare ancora una volta i suoi alpini, in occasione della 92ma Adunata Nazionale, che si terrà a Milano dal 10 al 12 maggio, nel centenario di fondazione dell’Ana. Due in particolare i momenti ufficiali dedicati al beato don Carlo Gnocchi e alla Fondazione nel programma dell’Adunata.
Il primo, giovedì 9 maggio, alle 15, al Santuario del beato don Gnocchi (via Capecelatro 66 – quartiere San Siro), dove sono custodite le spoglie mortali del cappellano, con l’omaggio dei vertici nazionali dell’Ana. Il secondo, durante lo sfilamento di domenica 12 maggio, che passerà proprio sotto la statua di don Carlo, tra le guglie del Duomo, evidenziata dalla presenza di un gagliardetto gigante: l’“attenti” degli Alpini in via dell’Arcivescovado sarà proprio in onore del loro amato cappellano.
Un altro un momento particolare, con una preghiera rivolta anche a don Gnocchi, sarà la Messa a suffragio di tutti i caduti, che verrà celebrata in Duomo sabato 11 maggio, alle 16: con l’Arcivescovo l’ordinario militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò, e i cappellani militari, concelebreranno il presidente della Fondazione Don Gnocchi, don Vincenzo Barbante, e il presidente onorario, monsignor Angelo Bazzari.
A seguire, sempre sabato, alle 18, all’auditorium di Assolombarda (via Pantano) ci saranno due momenti dedicati alla Fondazione Don Gnocchi, durante l’incontro ufficiale fra l’Associazione nazionale alpini e le autorità cittadine. Anzitutto è prevista la consegna di una borsa di studio da 24 mila euro, da parte dell’Ana alla Fondazione Don Gnocchi, «per onorare e proiettare nel futuro la memoria del beato cappellano alpino, don Carlo Gnocchi e per sostenere l’opera di ricerca scientifica della sua Fondazione». Nella stessa occasione verrà presentato il libro Alpini di Dio (Mursia), che racconta la vita straordinaria di quattro beati con la penna nera: don Carlo Gnocchi (di Emanuele Brambilla), fratel Luigi Bordino (di fratel Roberto Colico), Teresio Olivelli (di Luisa Bove) e don Secondo Pollo (di mons. Giuseppe Cavallone). Il libro – curato da monsignor Angelo Bazzari, presidente onorario della Fondazione Don Gnocchi – è introdotto da due riflessioni di Sebastiano Favero, presidente nazionale Ana, e di monsignor Santo Marcianò, arcivescovo ordinario militare per l’Italia.
Altri eventi liturgici o appuntamenti di carattere culturale animeranno, nei Centri milanesi della Fondazione, l’intensa settimana alpina.
Info, programmi e approfondimenti (compresa un’edizione speciale della rivista della Fondazione “Missione Uomo”, interamente dedicata al rapporto tra don Carlo e le penne nere) su www.dongnocchi.it