Le parole del direttore della Caritas ai 926 partecipanti alla serata benefica che ha celebrato i 150 anni del “salotto” della città. Ricavati 300 mila euro destinati ad alleviare le difficoltà alimentari di mille persone

di Francesco CHIAVARINI

Cena Galleria

«O Milano crescerà insieme a tutti i suoi cittadini o non crescerà affatto», ha detto Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, ai 926 commensali che hanno partecipato alla Cena in Galleria, l’evento benefico con il quale il Comune e la Confcommercio hanno voluto celebrare il 150° anniversario dell’inaugurazione del salotto buono della città.

Rivolgendosi ai partecipanti, provenienti dalla dirigenza delle 75 aziende che hanno prenotato i 91 tavoli, Gualzetti ha sottolineato: «Voi rappresentate alcune delle eccellenze che portano alto il nome di Milano e dell’Italia nel mondo. Con voi ci auguriamo di poter continuare a collaborare anche oltre questa iniziativa, affinché la rinascita che la nostra città sta vivendo – e che le viene riconosciuta da molti autorevoli commentatori – sia il più possibile inclusiva: riguardi il centro e la periferia, i primi e gli ultimi della fila». «La storia di Milano – ha proseguito- ci insegna che questa città è diventata grande proprio perché ha saputo dare una possibilità a tutti quelli che volevano farsi avanti. Posta al centro della grande pianura irrigua, motore dello sviluppo, la sua vera vocazione è stata quella di essere città di mezzo, Mediolanum, come dice la sua etimologia, capace di valorizzare il meglio delle tradizioni delle genti diverse che l’hanno abitata. Ora che altri bussano alle nostre porte, dobbiamo ricordarci del nostro passato per guardare al futuro senza perdere la nostra anima».

«La Galleria compie 150 anni e siamo qui riuniti per una festa che si basa su una profonda consapevolezza: la Galleria è da sempre il barometro di Milano, è il luogo che dice come sta la città, che momento vive, insomma che tempo fa – ha ricordato il sindaco Giuseppe Sala -. Oggi la Galleria segna bel tempo: è un luogo vivo, dinamico, bello. Un luogo glamour, ma anche popolare. La Galleria unisce, è di tutti. Unisce la dimensione civile e politica di piazza Scala con quella religiosa e simbolica di Piazza Duomo. Unisce le persone, le accoglie, mette in comunicazione le idee. Questa è stata e deve rimanere da sempre la sua vocazione». «Per questo la cena di stasera – ha continuato – unisce idealmente la città che si sta imponendo all’attenzione del mondo e chi non ce la fa, chi ha bisogno di una mano tutti i giorni e chi deve essere aiutato per avere una vita dignitosa».

«Questa è stata l’occasione per trasformare il bello in buono e il buono in bene. La Galleria unisce Milano, la celebriamo anche pensando a chi è in difficoltà», ha aggiunto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.

Hanno partecipato alla serata rappresentanti istituzionali, del mondo dell’impresa e dello spettacolo. Al tavolo accanto al sindaco Sala erano seduti il presidente della Regione Roberto Maroni, il prefetto Luciana Lamorgese, il questore Marcello Cardona, il vicario episcopale monsignor Luca Bressan. Con loro il direttore di Caritas Ambrosiana Gualzetti e il presidente di Confcommercio Sangalli, a rappresentare gli altri due enti organizzatori dell’evento insieme al Comune.

Tra le altre personalità, Letizia Moratti, gli ex campioni di Milan e Inter Demetrio Albertini e Javier Zanetti, lo scrittore Gianrico Carofiglio, il critico d’arte Philippe Daverio, il giornalista Bruno Vespa, lo chef pâtissier Ernst Knam e lo chef Davide Oldani, il dj Linus. A rappresentare il mondo dell’impresa Diana Bracco (ex presidente di Assolombarda) e Giorgio Squinzi (ex presidente di Confindustria), l’imprenditore Gianfelice Rocca, il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi.

Per degustare il menù della serata che lo chef Carlo Cracco ha preparato rendendo omaggio alla tradizione meneghina, ogni ospite ha dovuto pagare 500 euro. Il ricavato – stimato al netto dei costi intorno a 300 mila euro – sarà utilizzato da Caritas Ambrosiana per pagare i pasti alle persone disoccupate impegnate in percorsi di riqualificazione professionale, secondo i criteri già sperimentati con “Cena Sospesa”, iniziativa che si svolge in 35 ristoranti della città grazie alle generosità dei clienti. I beneficiari saranno mille persone, individuate dai volontari dei centri di ascolto Caritas. Ognuno di loro riceverà un ticket restaurant al giorno per la durata del tirocinio, come integrazione al reddito. «Sarà un aiuto in forma anonima, rispettoso del dignità della persona, continuativo e volto alla promozione sociale del soggetto che lo riceve», ha sottolineato Gualzetti.

 

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