Nell’ambito del progetto della Fondazione Rava «Sos - La spesa per chi ha bisogno»
La Fondazione Francesca Rava, grazie al prezioso sostegno di Banco BpM, ha donato pacchi alimentari con beni di prima necessità e giocattoli per i più piccoli a centinaia di famiglie in difficoltà, bambini e anziani soli che vivono nelle zone più disagiate delle città di Milano, Bergamo e Verona. Una iniziativa molto importante che rientra nel progetto di prossimità territoriale «Sos Spesa – La Spesa per chi ha bisogno».
La prima consegna è avvenuta a Milano, nel quartiere di Gratosoglio, particolarmente colpito dall’emergenza economica, sociale e dal degrado ambientale. I volontari della Fondazione Rava hanno consegnato pacchi alimentari e tessere per la spesa a 180 nuclei familiari presso la parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa.
Il sostegno di BpM
Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava, ha dichiarato: «Grazie di cuore a Banco BpM per essere al fianco della Fondazione Francesca Rava a sostegno di chi ha più bisogno. È fondamentale continuare ad aiutare, concretamente, chi è in difficoltà nelle nostre città, nei nostri quartieri. Siamo felici di essere vicini alle famiglie, ai bambini e agli anziani soli anche a Gratosoglio. Insieme possiamo davvero fare la differenza nella vita di tante persone».
Banco BpM, da sempre attento alle comunità locali dei propri territori di riferimento, sostiene l’iniziativa di Fondazione Rava per essere ancora una volta al fianco dei più bisognosi, soprattutto in un periodo fortemente caratterizzato dalla crisi economica in atto.
Grazie a Banco BpM, la Fondazione Francesca Rava ha consegnato pacchi con beni di prima necessità a famiglie in difficoltà a Milano anche durante tutte le festività natalizie e ha organizzato un pranzo di Natale per i ragazzi detenuti presso l’Istituto Penale per i Minorenni Cesare Beccaria nell’ambito del progetto «Palla al Centro», che prevede percorsi di rinascita volti a favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei ragazzi entrati nel circuito penale e a sensibilizzare la comunità educante, creando un ponte tra “dentro” e “fuori”, in sinergia con Istituzioni, Aziende, Università e volontari.