i ragazzi seguiti da personale dell’ospedale e dagli educatori della cooperativa Filo di Arianna hanno realizzato un audiodocumentario intitolato “I ragazzi stanno a casa”

Policlinico_di_Milano

È passato un quarto di secolo da quando Ligabue cantava I ragazzi sono in giro, e mai come quest’anno è stato vero il contrario. Non è un caso che I ragazzi stanno a casa sia il titolo scelto per il podcast ideato e realizzato durante il lockdown dai giovani e dagli operatori del Centro diurno adolescenti della Uonpia (l’Unità operativa di neuropsichiatria e psicologia per l’infanzia e l’adolescenza) dell’ospedale Policlinico di Milano.

Al centro diurno i ragazzi sono seguiti da personale sanitario e medico del Policlinico e dagli educatori della cooperativa Filo di Arianna, del Consorzio Farsi Prossimo, che da anni lavora con personale specializzato nel campo della salute mentale, sia con preadolescenti e adolescenti, sia con adulti.

L’audio-documentario, realizzato in cinque puntate, raccoglie come in un coro le voci dei ragazzi, degli educatori, dei neuropsichiatri e delle psicologhe del centro diurno accompagnando l’ascoltatore in un viaggio nel mondo degli adolescenti con disturbi neuropsichiatrici in un periodo sicuramente unico, quello in cui si sono trovati costretti “in casa”. Una condizione che tutti hanno vissuto con disagio, e che lo è stata ancor più per ragazzi che vivono già forti difficoltà in una situazione quotidiana di normalità.

Nelle cinque puntate del podcast, le voci di ragazzi, personale sanitario  ed educatori raccontano attraverso parole, poesie, musica, immagini e emozioni  i mesi in cui sono stati costretti a relazionarsi agli altri e al mondo in un modo diverso, nuovo, a causa del virus Covid-19. Il lavoro è stato realizzato in un laboratorio “a distanza” durante il quale i ragazzi hanno aperto le proprie case e il proprio cuore con coraggio, condividendo sensazioni e stati d’animo con lo sguardo e l’onestà degli adolescenti.

 

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