A partire da lunedì 11 maggio le sei strutture di Milano sono tornate a offrire le proprie prestazioni in ambito pisco-sociale e ginecologico. Il direttore Michele Rabaiotti: «Dopo la quarantena riscontriamo nuove situazioni di bisogno legate all'isolamento».

Michele-Rabaiotti Cropped

Dal 2014 la Fondazione G.B. Guzzetti gestisce sei consultori familiari privati di ispirazione cristiana, accreditati con la Regione Lombardia, nella città di Milano. La Fondazione è federata a Felceaf (Federazione lombarda dei centri di assistenza alla famiglia), che rappresenta la maggior parte dei consultori di ispirazione cristiana operanti sul territorio lombardo. I sei consultori della Fondazione erogano servizi nel campo della cura e dell’assistenza alla famiglia: nello specifico, attività di carattere sia preventivo che terapeutico indirizzate all’individuo, alla coppia, alla famiglia nel suo complesso e a gruppi. Le macro-aree di competenza di Fondazione Guzzetti sono: sanitaria (ostetrico/ginecologica), psico-sociale, di prevenzione ed educazione alla salute. I sei consultori nascono storicamente da associazioni di parrocchie (spesso rappresentative di interi Decanati), per un totale di circa cento parrocchie milanesi. Michele Rabaiotti, direttore di Fondazione Guzzetti, spiega in che modo sono stati garantiti i servizi agli utenti in questo periodo: «In un primo tempo, i consultori della nostra Fondazione hanno sospeso le prestazioni di gruppo e le equipe con presenza fisica di persone. Con le direttive del governo sempre più stringenti abbiamo sospeso anche le prestazioni ginecologiche differibili, mantenendo solo le visite ostetriche del percorso nascita. In compenso però abbiamo potenziato le forme di comunicazione “a distanza” e le equipe dei nostri consultori continuano a lavorare riunendosi settimanalmente in modalità virtuale su piattaforme digitali».
I consultori però non sono mai stati del tutto chiusi.
La decisione di rimanere aperti, anche se con modalità diverse, risponde alla nostra volontà di garantire la continuità del supporto alle situazioni di bisogno, oggi più che mai. Ci stiamo muovendo in linea con le indicazioni della Regione Lombardia e di Ats Milano, che prevedono per tutti i cittadini l’apertura dei servizi di pubblica utilità come i nostri. La linea seguita da Fondazione Guzzetti è coerente anche con le indicazioni di Felceaf, che ha invitato i propri enti federati a tenere aperti i consultori, incentivando forme di colloquio a distanza con gli utenti in carico.
Dall’11 maggio però qualcosa è cambiato…
A partire da lunedì 11 maggio i consultori della Fondazione sono tornati ad offrire le proprie prestazioni in ambito pisco-sociale e ginecologico presso le strutture, nel rispetto delle indicazioni di sicurezza e tutela delle persone che vorranno accedere. Le indicazioni legislative più recenti ci orientano a privilegiare ancora il lavoro da remoto. Ma nel caso in cui qualcuno avesse la necessità di fissare un appuntamento in presenza, può contattare le segreterie dei consultori.
Quali sono le nuove emergenze avete riscontrato in queste settimane?
Problematiche legate all’isolamento: sono tante le persone che si sentono sole o hanno difficoltà a gestire la condizione di confinamento. Un altro aspetto riguarda l’elaborazione del lutto. La morte di un famigliare in una modalità del tutto inedita rispetto al passato ha suscitato aspetti irrisolti nei parenti e può richiedere un intervento più consistente della telefonata o del collegamento virtuale. Un’ultima emergenza riguarda il forte conflitto famigliare o addirittura la violenza domestica. Periodi come questi tendono ad amplificare situazioni già compromesse».

Info: tel. 02.58391363; www.fondazioneguzzetti.it

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