In programma il 17, 18 e 19 giugno a Villa Restelli. Serata introduttiva con Fabrizio Barca, statistico ed economista, ed Elly Schlein, vice-presidente dell’Emilia Romagna

Fabrizio Barca
Fabrizio Barca

La mission di Comunità Pachamama di Olgiate Olona (Varese) è promuovere la conversione ecologica e comunitaria richiesta dalla prospettiva dell’ecologia integrale. Ogni anno organizza un “week-end di bellezza”, di formazione e di condivisione della gioia dello stare insieme, della bellezza che ci circonda, e di presa di consapevolezza delle sfide a cui l’umanità è chiamata, individuando ogni anno una tematica decisiva nella costruzione della prospettiva dell’ecologia integrale.

Il 17, 18 e 19 giugno, a Olgiate Olona, la Comunità promuove una tre giorni di vita insieme e di riflessione sul tema intitolata «Locale globale e disuguale: un mondo dispari al 99%», con il contributo di alcuni tra i più grandi esperti in Italia sulla disuguaglianza. Il 17 giugno, alle 21, presso Villa Restelli, la serata introduttiva, aperta al pubblico (anche a chi non partecipa all’intero week-end), ha due ospiti d’eccezione: Fabrizio Barca, statistico ed economista, coordinatore del Forum Diseguaglianze e Diversità ed ex-ministro per la coesione territoriale; Elly Schlein, vice-presidente del’Emilia Romagna. Aiuteranno a conoscere le sfide di fronte a cui siamo posti, a scoprire che «la disuguaglianza è sempre una scelta politica» e a capire che «l’unico modo per cambiare la realtà, è iniziare a farlo» (vedi qui la locandina).

I dati

Come ogni anno, alla fine del 2021 è stato pubblicato il World inequality report 2022, a cura degli economisti Lucas Chancel, Thomas Piketty, Emmanuel Saez e Gabriel Zucman; contestualmente è uscito anche il rapporto curato da Oxfam sulle disuguaglianze, intitolato quest’anno La pandemia della disuguaglianza.

Uno dei primi dati che balzano all’occhio rende evidente l’interconnessione tra la crisi climatica e ambientale e le crisi economiche, sociali e politiche che stanno attraversando il mondo, come l’ecologia integrale denuncia già nel 2015 nella Laudato Si’: «Le disuguaglianze di reddito e ricchezza globali sono strettamente collegate alle disuguaglianze ecologiche e alle disuguaglianze nei contributi al cambiamento climatico». Il dato in questione ricorda che in media ogni essere umano emette 6,6 tonnellate di CO2 all’anno. A una più attenta analisi ci si accorge però quanto questa “media” sia fuorviante per comprendere come ognuno di noi e ogni parte del mondo incida sul riscaldamento globale. Solo il 10% della popolazione più ricca è infatti responsabile di quasi il 50% delle emissioni antropiche, mentre la metà più povera della popolazione incide per appena il 12% delle emissioni climalteranti. In pratica, il 50% più povero della popolazione emette circa cinque tonnellate all’anno di CO2 per persona in Europa; circa tre tonnellate in Asia; circa 10 tonnellate in nord America. Dati che contrastano nettamente con le emissioni del 10% più ricco in queste regioni: 29 tonnellate in Europa, 39 in Asia orientale e 73 in nord America.

Inoltre, «questo rapporto rivela anche che la metà più povera della popolazione nei Paesi ricchi è già vicina agli obiettivi climatici per il 2030 (se espressi su base pro capite). Le grandi disuguaglianze nelle emissioni suggeriscono che le politiche climatiche dovrebbero mirare maggiormente a limitare le altissime emissioni dei ricchi. Finora le politiche climatiche – come le tasse sul carbonio – hanno invece avuto un impatto spesso sproporzionato sui gruppi a basso e medio reddito, lasciando invariate le abitudini di consumo dei gruppi più ricchi» (cit. da asvis.it).

Per questi motivi la Comunità Pachamama ha scelto di occuparsi quest’anno del tema delle disuguaglianze, una problematica chiaramente centrale nella lettura delle dinamiche che, in modo “integrato” e interconnesso, influenzano le nostre vite e le nostre scelte.

Qui il link per l’iscrizione (consigliata per questioni di capienza).

 

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