Vincitore del Mundial 40 anni, ma capace di restare persona “normale”, giovedì 20 ottobre parteciperà con i giornalisti Riccardo Cucchi e Gian Paolo Ormezzano a un incontro organizzato da «Famiglia Cristiana» in occasione dei suoi 40 anni
Come si fa a non perdere il contatto con la realtà potendo dire a 18 anni: «Sono campione del mondo»? Lo racconta Beppe Bergomi ex calciatore, voce di Sky, nell’incontro “Diventare campioni restare umani”, organizzato da Famiglia Cristiana in occasione dei 90 anni della rivista.
Ne parlano all’Auditorium San Paolo di Milano (presso Periodici San Paolo, via Giotto 36) il 20 ottobre alle 18,30 in una tavola rotonda lo stesso Bergomi, campione del mondo di calcio con l’Italia nel 1982; Riccardo Cucchi, per una vita voce del calcio ai microfoni di Radio Rai in Tutto il calcio minuto per minuto e oggi presidente di giuria del Premio Sport e diritti umani, e Gian Paolo Ormezzano, storica firma di Famiglia Cristiana, La Stampa e già direttore di Tuttosport. Modera l’incontro Elisa Chiari, giornalista di Famiglia Cristiana (vedi qui la locandina).
Lo sport, come fatto agonistico, sociale, di costume, non è mai mancato sulle pagine di Famiglia Cristiana, perché si è sempre pensato che fosse un modo per parlare di vita: poche realtà come lo sport mettono le persone davanti al confronto con sé stesse e con i propri limiti, poche trasmettono altrettanto emozioni in un linguaggio universale, senza barriere.
Da sempre ci diciamo, non solo negli oratori, che lo sport è uno straordinario strumento di educazione, un laboratorio sociale e di regole. Ma come cambia lo sport? I campioni chi sono? Appartengono ancora al mondo di noi comuni mortali o abitano altrove? Sono ancora un modello credibile per i bambini che li guardano?
La tavola rotonda proverà a rispondere a queste domande, coniugando l’amarcord a 40 anni dal Mundial.