Due Maestri del lavoro della Brianza si sono dedicati al ripristino di suppellettili: due sedie del designer Giò Ponti risalenti agli Anni Cinquanta, due poltroncine antiche e 14 poltroncine rivestite in pelle arancione che andranno ad arredare gli uffici amministrativi della prestigiosa scuola milanese

di Veronica Todaro

sedie2

Riportare all’antico splendore arredi di pregio della scuola Beato Angelico di Milano. È stato un gioco da “maestri” per Landino Padoan e Tino Spotti, il primo di Meda, il secondo di Seveso, che si sono messi all’opera per restaurare sedie e poltrone che andranno ad arredare gli uffici dell’istituto.
Non è la prima volta che i due Maestri del lavoro si dedicano insieme al ripristino di suppellettili. Padoan, titolare dell’azienda Landino Pelli di via Piave a Meda e il tappezziere Spotti, hanno così riportato all’antico splendore due sedie del designer Giò Ponti risalenti agli Anni Cinquanta, due poltroncine antiche e 14 poltroncine rivestite in pelle arancione che andranno ad arredare gli uffici amministrativi della scuola milanese cui proveniva tutto il materiale.
Una scuola, famosa in tutta Italia, dedicata alla progettazione e produzione dei luoghi e degli arredi della celebrazione liturgica che in passato ha gestito un corso superiore destinato alla preparazione degli artisti per il culto, un liceo artistico parificato e fino al 2009 un istituto d’Arte parificato per la decorazione e l’arredo della chiesa.
Da qui sono passati personaggi di calibro come l’architetto Mario Botta o il fotografo Gabriele Basilico. A ritirare sedie e poltrone restaurate don Umberto Bordoni, vicario della parrocchia Sant’Andrea di Milano ma originario di Cesano Maderno, in passato segretario del cardinale Dionigi Tettamanzi. «La nostra scuola – sottolinea don Umberto – esprime profonda gratitudine per la generosità dei Maestri del lavoro che hanno saputo rinnovare e riportare all’antico splendore questi arredi. Grazie a loro si è instaurata una rete di fiducia con il mondo dell’arte ai massimi livelli con cui la scuola ha trovato un’alleanza: artigiani che danno lustro alla nostra Brianza e non solo». E ancora: «Questa collaborazione promuove un circolo per guardare in maniera propositiva alle sfide che abbiamo davanti».
I pellami utilizzati, di alta qualità, i più richiesti dalle più importanti aziende del Made in Italy, verranno apprezzati anche all’interno della scuola e dagli ospiti che vi faranno visita. «Il nostro lavoro – aggiunge Landino Padoan – è fatto di dedizione e passione, conditi con affidabilità e competenza riconosciute a livello nazionale. Siamo stati lieti di aver contribuito con il nostro saper fare a ridare lustro a questi arredi di cui abbiamo curato con minuziosità i particolari».

Ti potrebbero interessare anche: