Per la prima volta l’organizzazione antimafia fondata da don Ciotti svolgerà nel quartiere una delle sue iniziative rivolte ai giovani milanesi
Tre giorni di incontri, formazione e impegno. Da venerdì 31 luglio a domenica 2 agosto uno dei campi di Libera si svolgerà presso CasArché, a Quarto Oggiaro, nell’estrema periferia nord-ovest di Milano. Per la prima volta, l’organizzazione antimafia, fondata da don Luigi Ciotti nel 1995, svolgerà proprio qui una delle sue iniziative rivolte ai giovani dai 16 ai 30 anni della città di Milano.
Undici di loro saranno i protagonisti delle attività proposte da Libera in collaborazione con le mamme, i bambini e i nuclei accolti da Arché a Casa Adriana e nella Corte di Quarto. Saranno coinvolti in momenti formativi sui valori dell’accoglienza e della legalità, condivisi e messi in pratica da entrambe le organizzazioni, saranno accompagnati in un tour all’interno del quartiere per scoprirne i cambiamenti e le potenzialità e daranno una mano a sistemare e abbellire alcuni ambienti comuni e dei muri esterni di CasArché.
Il primo campo di Libera organizzato presso CasArché è un’ulteriore testimonianza dell’impegno antimafia di Fondazione Arché. È di fine giugno, infatti, la notizia dell’adesione ufficiale di Arché al coordinamento di Libera Milano. Scelta che conferma il suo impegno contro le mafie e le organizzazioni criminali, già evidente nella decisione di farsi carico, riadattare e mettere a disposizione della cittadinanza locali confiscati alla mafia. Attualmente sono quattro gli spazi nella città di Milano affidati a Fondazione Arché (due appartamenti, un box e una sala polivalente) che si impegna non solo nella rigenerazione dei luoghi ma anche nella formazione e nel coinvolgimento delle fasce più giovani della popolazione.
«La criminalità organizzata sa approfittare velocemente delle crisi: per questo è necessario reagire fin da subito, proponendo esperienze di formazione per costruire un senso civico e di responsabilità condivisa nell’affrontare le sfide del momento – spiega padre Giuseppe Bettoni, presidente di Fondazione Arché -.- Siamo vicini a Libera da sempre e il campo di fine luglio è un’opportunità per declinare in maniera feconda la nostra affinità valoriale».
«Siamo felici di poter allargare la nostra rete di impegno estivo con la Fondazione Archè, una delle 23 realtà che hanno sottoscritto il documento “Una mano a Milano” – commenta Lucilla Andreucci, referente del coordinamento Libera di Milano -. Collaborare con realtà che accolgono storie di fragilità, vulnerabilità, disagio sociale è un’opportunità di crescita civile per ognuno di noi. I partecipanti potranno vivere un’esperienza di impegno e formazione che mette al centro i valori dell’accoglienza, del bene comune, della cura della persona. Sono proprio queste occasioni di scambio che insegnano l’importanza di camminare insieme per costruire un tessuto sociale più sano, capace di portare in sé i principi fondanti di giustizia, uguaglianza e democrazia».