Una giornata di studio in Università affronta il tema della sacralizzazione dei conflitti e il ruolo delle religioni e delle spiritualità nel nostro continente

Aula-Magna-Cattolica

Il rapporto tra sacro e violenza e i mutamenti in atto nel mondo religioso, che possono sostenere o promuovere un nuovo umanesimo europeo, sono le due tematiche principali che attraversano la riflessione proposta dal convegno “Sacralizzazione dei conflitti e ruolo delle religioni e delle spiritualità nell’Europa contemporanea” che si svolgerà martedì 26 settembre in Università Cattolica (largo Gemelli, 1 aula Bontadini, ore 10.15).

La giornata, promossa dal dipartimento di Sociologia e dal dipartimento di Scienze religiose nell’ambito delle iniziative in tema di crisi dell’eurocentrismo e futuro dell’umanesimo europeo, si pone di fronte a processi quali la globalizzazione, l’immigrazione e il terrorismo. In particolare il convegno affronterà la prospettiva religiosa.

Per quanto riguarda il rapporto tra sacro e violenza la comprensione di guerre, azioni terroristiche e xenofobie, questi fenomeni possono essere interpretati solo a partire dal fatto che la loro forza e accettazione è legata ad un processo di sacralizzazione generato da movimenti collettivi. Questi possono richiamarsi ad una religione (Islam, Cristianesimo, Induismo, ecc) o non fare alcun riferimento a una specifica religione, com’è stato il caso del terrorismo delle brigate rosse, che aveva tutti i caratteri di un vissuto sacrale.

Per quanto riguarda poi i mutamenti in atto nel mondo religioso, che possono sostenere o promuovere un nuovo umanesimo europeo, il convegno si focalizzerà sulle religioni istituzionali, che nel contesto europeo devono affrontare un processo di secolarizzazione molto più avanzato che nel resto del mondo.

D’altra parte la storia testimonia che le religioni hanno sempre svolto un ruolo sociale importante, a volte nella direzione dell’integrazione, favorendo la stabilità, altre volte nella direzione del mutamento. Oggi nell’Europa alle prese con i problemi dell’immigrazione, del pluralismo e della globalizzazione, il ruolo sociale cui sono chiamate anche le religioni riguarda sia un lavoro di integrazione, sia una spinta al cambiamento.

Un tema centrale nella riflessione degli esperti sarà anche un fenomeno emergente nel mondo religioso contemporaneo: quello della spiritualità, che crea un nuovo paradigma nel rapporto con il sacro e sposta il baricentro dall’istituzione al soggetto.

Rispetto alla crisi dell’umanesimo europeo le religioni possono dare un contributo alla soluzione di questo problema, che esige innovazione e consonanza di più voci e più culture? Il Cristianesimo in passato ha già mostrato la sua capacità di fondere culture diverse: quella ebraica con quella del mondo pagano greco e romano. È possibile pensare che anche oggi questa religione riesca ad includere nel proprio orizzonte di senso altre visioni, che provengono dalle nuove forme di paganesimo e da altre religioni?

Su questi interrogativi gli esperti, sociologi e storici apriranno un tavolo di confronto.

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