Un’opportunità concreta di inclusione lavorativa nel digitale per i “Neet” nata dalla collaborazione tra Digital360, Caritas Ambrosiana e Fondazione San Carlo e con la partecipazione di Fondazione Falck
Inizia la fase conclusiva di «Al lavoro 4.0», il progetto di inclusione sociale grazie al digitale che Digital360 S.p.A. – Società Benefit, Pmi innovativa quotata sul mercato Euronext Growth Milan -, organizza in collaborazione con Caritas Ambrosiana e Fondazione S. Carlo. Arrivato alla sua seconda edizione, “Al lavoro 4.0” offre ai “Neet” (giovani che non lavorano e non studiano) l’opportunità di accedere a percorsi di formazione gratuita sulle nuove professioni digitali.
Nei prossimi giorni 20 ragazzi tra i 18 e i 30 anni inizieranno un percorso di 4 mesi di tirocinio in aziende del territorio milanese per essere inseriti come addetti alla logistica o operatori di linea per chi ha seguito l’indirizzo “Industria 4.0”, oppure come supporto alle attività di vendite interne, produzione contenuti, social media management e organizzazione eventi per chi ha seguito l’indirizzo “Marketing 4.0”.
Il progetto
Il progetto «Al lavoro 4.0» intende contribuire a ridurre le disuguaglianze generate dalle condizioni di svantaggio socio-economico che non permettono ad alcuni giovani di acquisire le competenze necessarie per accedere al mondo del lavoro o che li obbligano ad abbandonare il percorso di studi.
L’iniziativa è parte di un percorso con cui Digital360 si è impegnata nel perseguire obiettivi di bene comune grazie alla diffusione della cultura digitale e alla promozione dell’innovazione. Questa seconda edizione conferma la collaborazione con Caritas Ambrosiana e Fondazione San Carlo, che attraverso la propria rete capillare di centri di ascolto ha identificato i 20 giovani con passione per il digitale e fortemente motivati a entrare nel mondo del lavoro, per la selezione dei partecipanti ai due possibili percorsi di formazione totalmente gratuiti.
I partner
Anche quest’anno molte aziende del settore industriale e del tech hanno aderito all’iniziativa contribuendo con la formazione in aula o con l’offerta di tirocini, tra queste: Pony, Kunzi, Argo di T.M. Fumagalli, Altea Federation, AOSOM, Focus Management, Melchioni Ready, Personalive, Centro Medico Sant’Agostino, RETEX, WIIT, Smiling, Fondazione Ronald Mc Donald, IBM, SMC A DGS COMPANY, Made Competence Center, Rold, Torneria Automatica Colombo e Jungheinrich Italiana. Fondazione Falck, attiva da oltre 20 anni nel fornire sostegno a iniziative per contrastare l’emergenza ambientale e l’instabilità sociale, ha aderito supportando i tirocini.
Rangone: «Mettersi in gioco»
«”Al lavoro 4.0” prosegue insieme al nostro impegno per la promozione dell’innovazione digitale come leva per uno sviluppo sostenibile e inclusivo, in grado di ridurre le diseguaglianze di qualsiasi natura e creare opportunità nel mondo del lavoro per tutti – afferma Andrea Rangone, presidente di Digital360 -. Grazie alla collaborazione degli enti sociali impegnati quotidianamente sul territorio e a numerose aziende partner che hanno deciso di contribuire concretamente, vogliamo offrire a giovani dotati di cultura digitale e voglia di mettersi in gioco l’opportunità di costruirsi un futuro nel mondo delle professioni digitali. I due percorsi formativi nel marketing e nell’industria 4.0 hanno permesso ai ragazzi di acquisire competenze in ambiti innovativi di grande prospettiva e ora per loro si aprono concrete opportunità di inserimento nel mondo digitale».
Gualzetti: «Favorire la coesione sociale»
«Anche a Milano, e nel territorio diocesano, uno dei drammi più gravi è costituito dalla condizione di persone, inclusi molti giovani, che sono alla ricerca di un lavoro, ma non sono in sintonia con le evoluzioni del mercato del lavoro, perché non posseggono adeguata qualificazione – sostiene Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana -. Il sistema Caritas, tramite strumenti come Fondazione San Carlo e il Fondo Diamo Lavoro, opera da anni per aiutare tante persone a ritrovare un ruolo attivo nella società, evitando che scivolino verso la povertà, e a raggiungere la dignità personale che solo il lavoro può garantire. La collaborazione con altri soggetti del terzo settore, con centri di ricerca e con imprese profit, incardinata su principi di innovazione e sostenibilità, è parte di questa missione: non solo aiuta a contenere i costi umani delle fasi di crisi, ma contribuisce a rafforzare un clima di coesione sociale e comunitaria, dunque di stabilità e sicurezza, di cui si giovano anche la produzione e l’economia».
Due percorsi
La seconda edizione di «Al Lavoro 4.0» è iniziata lo scorso ottobre con l’avvio del percorso di formazione, che ha previsto per i 20 ragazzi tre mesi di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e laboratori. Una prima parte di formazione comune su temi trasversali, come informatica di base, matematica, inglese, soft skill, fondamenti di impresa, poi due diverse aule per i percorsi specifici, identificati sulla base di attitudini e interessi.
Il percorso “Industria 4.0” ha formato operatori in grado di utilizzare i nuovi strumenti digitali per le imprese manufatturiere, acquisendo competenze di tecnologie meccaniche e industriali, misurazione e qualità, logistica interna, disegno industriale, progettazione e sviluppo prodotto, procedure per la tracciabilità e sicurezza.
Il percorso “Marketing 4.0” ha interessato i temi del digital marketing e delle vendite digitali, attraverso lezioni teorico-pratiche per permettere di sviluppare competenze velocemente spendibili sul mercato, come quelle di social media marketing, ottimizzazione per motori di ricerca, gestione delle campagne di advertising digitali, eMail marketing, content marketing, inside sales, CRM e marketing automation. Tra i docenti del corso, oltre ai professionisti e docenti del team Digital360, hanno aderito anche professori universitari e manager di impresa.