Il 9 novembre due appuntamenti alla Casa della Carità e all’Ambrosianeum col gesuita grande amico del Cardinale
In occasione del decennale della morte Carlo Maria Martini, sarà in Italia per una serie di appuntamenti, padre Georg Sporschill, tra gli amici più intimi e vicini dell’Arcivescovo.
Mercoledì 9 novembre, alle 15.30, padre Sporschill sarà alla Casa della Carità _ voluta proprio da Martini nel 2002 come luogo di accoglienza per bambini e bambine, donne e uomini, famiglie che si trovano in gravi difficoltà – per “Conversazioni pomeridiane alla Casa della Carità”, un incontro principalmente diretto a ospiti, operatori e volontari della Casa della Carità ma aperto a tutti, che lo vedrà dialogare con don Virginio Colmegna, presidente fin dalla nascita della Fondazione.
Alle 18.30 padre Sporschill si confronterà con Marco Garzonio, giornalista, editorialista del Corriere della Sera, presidente della Fondazione culturale Ambrosianeum e già biografo di Martini, negli spazi dell’Ambrosianeum di Milano (via delle Ore 3 – vedi qui la locandina). Sporschill e Garzonio, con la moderazione di Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia Cristiana, ricorderanno le tappe fondamentali della vita di Martini: dal precoce ingresso nell’ordine dei Gesuiti, dai ventidue anni passati a capo della più grande diocesi cattolica agli studi nell’amata Gerusalemme, fino agli ultimi anni, segnati dalla malattia ma sempre spesi al servizio della Parola, soffermandosi in particolare sul suo impegno e le sue parole in tema di ospitalità, di carità, di povertà.
Martini diceva: «Poveri siamo un po’ tutti, perché la povertà è soprattutto non contare niente. Non è tanto essere senza denari, ma piuttosto essere senza potere, senza ascolto, senza confidenza», e oggi, probabilmente, se fosse ancora tra noi, ci inviterebbe a ripartire dai poveri, dai più fragili, facendo tesoro delle tante culture che le diversità possono veicolare.
Chi è Sporschill
Sporschill – gesuita di origine austriaca che ha dedicato la propria vita alle persone bisognose nelle aree più povere d’Europa, nel 1991 ha fondato a Bucarest, insieme a Ruth Zenkert, l’associazione “Concordia”, lavorando all’organizzazione di reti assistenziali per bambini di strada e minori abbandonati nelle fogne di Bucarest, vittime di violenza e abuso di narcotici, e aprendo poi comunità simili anche in Moldavia e in Bulgaria – ha incontrato Martini a Gerusalemme nell’ autunno del 2007: Il loro dialogo ha dato vita a quello straordinario libro che è Conversazioni notturne a Gerusalemme in cui cercano di rispondere concretamente alla crisi etica della società contemporanea, attraverso la scoperta del grande tesoro della Parola di Dio, senza mai tirarsi indietro nella sfida per la giustizia e per la pace. Dal 2012 padre Sporschill lavora con i Rom stanziali della Transilvania