Nella città catalana la prima tappa del cammino dei giovani ambrosiani verso Madrid, sede dell’edizione 2011 della Giornata mondiale della Gioventù. La Messa nella Sagrada Familia e l’incontro con il cardinale Tettamanzi
di Davide MILANI
L’annuncio di un piccolo gesto, ripetuto in precedenza chissà quante altre volte, ha scosso – a metà della celebrazione – i diecimila giovani raccolti in preghiera per la Messa domenicale: “Le offerte che raccoglieremo ora saranno destinate ad altri giovani che hanno perso o non hanno mai avuto un lavoro”.
E improvvisamente, mentre frugavano nella tasche alla ricerca di monete o banconote, la fede di questi ragazzi – metà di loro ambrosiani – ha integrato l’entusiasmo di una spiritualità esuberante alla dura realtà della vita quotidiana.
Quella di domenica 14 agosto vissuta a Barcellona era la giornata inaugurale della giornata mondiale della Gioventù in Spagna: i ragazzi delle parrocchie della Diocesi di Milano, gemellandosi con le parrocchie della città catalana, hanno celebrato la prima tappa del loro cammino in vista dell’incontro a Madrid con il Papa e un altro milione di loro coetanei.
Già la Messa nello spazio sacro mozzafiato disegnato dalla Sagrada Famiglia è stato un anticipo della dimensione mondiale che caratterizzerà l’evento di Madrid: insieme ai giovani di Milano e ad altri italiani, erano presenti i giovani di Barcellona e di altre diocesi della Spagna, francesi, ragazzi dell’Africa del Nord, cinesi, alcuni filippini venuti qui con una parrocchia milanese, così come alcuni maltesi “adottati” dai cento dell’Azione Cattolica di Milano.
La messa presieduta dall’arcivescovo di Barcellona cardinale Luiis Martin Sistach, concelebrata dal cardinale Dionigi Tettamanzi e da un centinaio di giovani sacerdoti, è stata intensa, festosa, coinvolgente, con repentini passaggi dall’esplosione gioiosa dei canti proposti mirabilmente dal coro milanese “Shekinah” al silenzio profondo del raccoglimento. Ma le parole dell’omelia del cardinale catalano sono state una ulteriore occasione per invitare i giovani a non isolare la fede dalla vita quotidiana, a non fuggire dai luoghi ordinari dove l’esistenza si svolge, a non nascondere la propria particolare identità: “La vostra fede vi contraddistingue e vi rende testimoni di Cristo per gli altri giovani, specie per coloro che non hanno riferimenti e fondamenti nella propria vita. Non abbiate paura a dimostrarvi cristiani: la fede non è solo per voi: è per tutti, la salvezza è universale”. E concludendo ha ricordato loro alcune parole del testimone e della guida della fede che tra pochi giorni incontreranno, Papa Benedetto XVI: “Voi dovete essere fermento di un’umanità nuova”.
Un’esplosione di applausi partita dai giovani milanesi ha improvvisamente contagiato tutta la Sagrada Famiglia alla fine della celebrazione quando ha preso la parola per un saluto il cardinale Tettamanzi: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede: il motto di questa Giornata mondiale della Gioventù stato per me un duplice motivo di preghiera, affinché si possa realmente avverare. Anzitutto per me e poi per tutti voi”.
L’incontro nella Sagrada Familia, organizzato dal Servizio per la Pastorale giovanile della Diocesi di Milano sotto la guida di monsignor Severino Pagani e di don Maurizio Tremolada è durato ben più dello spazio della Messa: al termine della celebrazione i gruppi di Milano presenti hanno voluto radunarsi per l’immancabile foto ricordo con il cardinale Tettamanzi che come sempre non si è sottratto al “rito” ma è stata l’occasione per un saluto e una parola personali ai giovani ambrosiani.