Prima domenica di Avvento, Milano, Duomo – 13 novembre 2022

  1. Si aggira uno spirito di menzogna.

Fin dall’inizio dei tempi si aggira tra gli uomini uno spirito di menzogna. All’inizio dei tempi aveva la voce della seduzione e la forma del serpente. Con quali forme si aggira oggi in ogni parte della terra? Con quale voce parla alla gente di questo tempo?

Lo spirito di menzogna seduce la gente di questo tempo con lo splendore delle loro opere, con la grandezza delle loro scoperte, con la persuasione della loro potenza. Gli si avvicinarono i discepoli per fargli notare le costruzioni del tempio. Guarda che cosa siamo stati capaci di fare! Con le nostre imprese ci rendiamo famosi, con le nostre opere ci mettiamo al sicuro, con le nostre capacità siamo invincibili. Lo spirito di menzogna insinua in alcuni dei figli degli uomini l’orgoglio.

Lo spirito di menzogna seduce la gente di questo tempo con angosce e paure. Insinua nella gente di questo tempo la persuasione che si nasce per morire, che il tutto è destinato al nulla. Convince uomini e donne che non vale la pena costruire, tanto tutto sarà distrutto; non vale la pena impegnarsi in legami d’amore, amare la vita e generare vita, tanto ogni sì è destinato a diventare un no, ogni legame è destinato a spezzarsi. Lo spirito di menzogna insinua in alcuni la disperazione.

Lo spirito di menzogna seduce la gente di questo tempo con la persuasione dell’irrilevanza di Dio. la gente è catturata dalla fretta: chi ha tempo di pensare a Dio? la gente è costretta a inseguire l’ultima notizia con la proibizione di domandarsi se siano notizie vere o false, con l’impossibilità di domandarsi che senso abbia tutto questo. La gente è indotta a disprezzare e a deridere coloro che si dichiarano discepoli di Gesù. Lo spirito di menzogna seduce la gente con la persuasione che la forma più alta di intelligenza sia lo scetticismo e che le persone più intelligenti, importanti, popolari sono quelle che non credono a niente.

 

  1. Ascoltate.

C’è una parola di verità che raggiunge la gente di questo tempo e smaschera lo spirito di menzogna. Badate che nessuno vi inganni dice Gesù ai suoi discepoli.  Vi preghiamo di non lasciarvi troppo presto confondere la mente … Nessuno vi inganni in alcun modo! scrive Paolo ai Tessalonicesi.
Il tempo di Avvento si apre con l’invito a vigilare per non essere vittime dello spirito di menzogna: più uno presume di essere informato, di essere aggiornato, di sapere come stanno le cose, più è facile che sia vittima dello spirito di menzogna.
Come potremo liberarci dalle sue seduzioni?

Si offre la parola di verità e invita: ascoltate. Se cercate un consiglio per vivere l’Avvento la prima parola è questa: ascoltate.
Ascoltate, perché il Signore vi parla. Il Signore è vivo, desidera comunicare con voi, con te. Si prende cura di te. Il desiderio del Signore è di far conoscere ai suoi amici le sue intenzioni: vuole manifestare la sua salvezza, vuole darti motivi per sperare.
Ascoltate, cioè imparate l’arte del silenzio pensoso, che si rivolge attento al Signore che parla e crede che la parola del Signore sia l’aiuto necessario per non lasciarsi sedurre dallo spirito di menzogna. Nel chiasso e nel disordine, nella frenesia delle cose da fare e nella distrazione che insegue ogni novità non ti accorgi che c’è una parola vera, buona, affidabile per te.
Ascoltate, cioè accogliete la parola amica come una compagnia che permette di distinguere tra il vero e il falso, tra quello che si deve temere e quello che si deve sperare, tra quello che promette illusioni e quello che promette pace e salvezza per sempre.
Ascoltate, cioè lasciate che la parola interroghi in profondità il modo di pensare, di sperare, di temere, di attraversare la grande tribolazione. Prendete coscienza che di fronte alla parola del Signore non si tratta di ricevere qualche nuova idea, di avere qualche nuova esperienza, ma si tratta della vita, di tutta la vita, della identità più personale. Si tratta di te.

 

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