SETTIMANA DELLA III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO

DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

 

MERCOLEDÌ

 

 

LETTURA

Lettura della prima lettera di san Giovanni apostolo 5, 14-21

 

Figlioli miei, questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. E se sappiamo che ci ascolta in tutto quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già da lui quanto abbiamo chiesto.

Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a coloro, cioè, il cui peccato non conduce alla morte. C’è infatti un peccato che conduce alla morte; non dico di pregare riguardo a questo peccato. Ogni iniquità è peccato, ma c’è il peccato che non conduce alla morte.

Sappiamo che chiunque è stato generato da Dio non pecca: chi è stato generato da Dio preserva se stesso e il Maligno non lo tocca. Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo sta in potere del Maligno. Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l’intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna. / Figlioli, guardatevi dai falsi dèi!                      

 

 

SALMO

Sal 45 (46)

 

             ®  Nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

 

Dio è per noi rifugio e fortezza,

aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,

la più santa delle dimore dell’Altissimo.

Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare. ®

 

Il Signore degli eserciti è con noi,

nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.

Venite, vedete le opere del Signore,

egli ha fatto cose tremende sulla terra. ®

 

Farà cessare le guerre sino ai confini della terra,

romperà gli archi e spezzerà le lance,

brucerà nel fuoco gli scudi.

Fermatevi! Sappiate che io sono Dio,

eccelso tra le genti, eccelso sulla terra. ®

 

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 18, 15-17

 

In quel tempo. Presentavano al Signore Gesù anche i bambini piccoli perché li toccasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l’accoglie un bambino, non entrerà in esso».           

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