VENERDÌ DELLA SETTIMANA
DELL’ULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

 

 

LETTURA
Lettura del libro del Qoèlet 11, 7-9; 12, 13-14

Dolce è la luce / e bello è per gli occhi vedere il sole. / Anche se l’uomo vive molti anni, / se li goda tutti, / e pensi ai giorni tenebrosi, che saranno molti: / tutto ciò che accade è vanità. / Godi, o giovane, nella tua giovinezza, / e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. / Segui pure le vie del tuo cuore / e i desideri dei tuoi occhi. / Sappi però che su tutto questo / Dio ti convocherà in giudizio. / Conclusione del discorso, dopo aver ascoltato tutto: temi Dio e / osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l’uomo. / Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, anche tutto ciò che è occulto, bene o male.

 

SALMO
Sal 138 (139)

 

   ® Guida i miei passi, Signore, sulla via della sapienza.

 

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie. ®

 

 

La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano. ®

 

Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia. ®

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Marco 13, 28-31

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il Figlio dell’uomo è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

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