SETTIMANA DELLA VI DOMENICA

DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

VENERDÌ

 

 

EPISTOLA

Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo 3, 14 – 4, 5

 

Carissimo, ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te; ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità: / egli fu manifestato in carne umana / e riconosciuto giusto nello Spirito, / fu visto dagli angeli / e annunciato fra le genti, / fu creduto nel mondo / ed elevato nella gloria.

Lo Spirito dice apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche, a causa dell’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza: gente che vieta il matrimonio e impone di astenersi da alcuni cibi, che Dio ha creato perché i fedeli, e quanti conoscono la verità, li mangino rendendo grazie. Infatti ogni creazione di Dio è buona e nulla va rifiutato, se lo si prende con animo grato, perché esso viene reso santo dalla parola di Dio e dalla preghiera.           

 

 

SALMO

Sal 47 (48)

 

             ®  La città del nostro Dio è stabile per sempre.

 

Grande è il Signore e degno di ogni lode

nella città del nostro Dio.

La tua santa montagna, altura stupenda,

è la gioia di tutta la terra. ®

 

Il monte Sion, vera dimora divina,

è la capitale del grande re.

Dio nei suoi palazzi

un baluardo si è dimostrato. ®

 

Come avevamo udito, così abbiamo visto

nella città del Signore degli eserciti,

nella città del nostro Dio;

Dio l’ha fondata per sempre. ®

 

Come il tuo nome, o Dio,

così la tua lode si estende

sino all’estremità della terra;

di giustizia è piena la tua destra. ®

 

Circondate Sion, giratele intorno,

per narrare alla generazione futura:

questo è Dio,

il nostro Dio in eterno e per sempre;

egli è colui che ci guida in ogni tempo. ®

 

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 21, 34-38

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Durante il giorno insegnava nel tempio; la notte, usciva e pernottava all’aperto sul monte detto degli Ulivi. E tutto il popolo di buon mattino andava da lui nel tempio per ascoltarlo. 

 

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