Lunedì della IV settimana di Avvento

 

 

Ezechiele

Lettura del profeta Ezechiele 16, 1-15. 23-25. 35. 38

 

In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, fa’ conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era un Amorreo e tua madre un’Ittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato il cordone ombelicale e non fosti lavata con l’acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale né fosti avvolta in fasce. Occhio pietoso non si volse verso di te per farti una sola di queste cose e non ebbe compassione nei tuoi confronti, ma come oggetto ripugnante, il giorno della tua nascita, fosti gettata via in piena campagna.

Passai vicino a te, ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue e cresci come l’erba del campo. Crescesti, ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza. Il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta ormai alla pubertà, ma eri nuda e scoperta.

Passai vicino a te e ti vidi. Ecco: la tua età era l’età dell’amore. Io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità. Ti feci un giuramento e strinsi alleanza con te – oracolo del Signore Dio – e divenisti mia. Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio. Ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di stoffa preziosa. Ti adornai di gioielli. Ti misi braccialetti ai polsi e una collana al collo; misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul tuo capo. Così fosti adorna d’oro e d’argento. Le tue vesti erano di bisso, di stoffa preziosa e ricami. Fior di farina e miele e olio furono il tuo cibo. Divenisti sempre più bella e giungesti fino ad essere regina. La tua fama si diffuse fra le genti. La tua bellezza era perfetta. Ti avevo reso uno splendore. Oracolo del Signore Dio.

Tu però, infatuata per la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita, concedendo i tuoi favori a ogni passante.

Dopo tutta la tua perversione – guai, guai a te! Oracolo del Signore Dio – ti sei fabbricata un giaciglio e costruita un’altura in ogni piazza. A ogni crocicchio ti sei fatta un’altura, disonorando la tua bellezza, offrendo il tuo corpo a ogni passante e moltiplicando le tue prostituzioni.

Perciò, o prostituta, ascolta la parola del Signore.

Ti infliggerò la condanna delle donne che commettono adulterio e spargono sangue, e riverserò su di te furore e gelosia».                                    

 

Salmo

Sal 134 (135)

 

             ®  Dio ha posto la sua dimora in Gerusalemme.

 

Lodate il nome del Signore,

lodatelo, servi del Signore,

voi che state nella casa del Signore,

negli atri della casa del nostro Dio. ®

 

Lodate il Signore, perché il Signore è buono;

cantate inni al suo nome, perché è amabile.

Il Signore si è scelto Giacobbe,

Israele come sua proprietà. ®

 

Signore, il tuo nome è per sempre;

Signore, il tuo ricordo di generazione in generazione.

Sì, il Signore fa giustizia al suo popolo

e dei suoi servi ha compassione. ®

 

Gli idoli delle nazioni sono argento e oro,

opera delle mani dell’uomo.

Diventi come loro chi li fabbrica

e chiunque in essi confida.

Da Sion, benedetto il Signore,

che abita in Gerusalemme! ®

 

 

Profeti

Lettura del profeta Sofonia 3, 14-20

 

Così dice il Signore Dio: «Rallégrati, figlia di Sion, / grida di gioia, Israele, / esulta e acclama con tutto il cuore, / figlia di Gerusalemme! / Il Signore ha revocato la tua condanna, / ha disperso il tuo nemico. / Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, / tu non temerai più alcuna sventura. / In quel giorno si dirà a Gerusalemme: / “Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! / Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te / è un salvatore potente. / Gioirà per te, / ti rinnoverà con il suo amore, / esulterà per te con grida di gioia”. / Io raccoglierò gli afflitti, / privati delle feste e lontani da te. / Sono la vergogna che grava su di te. / Ecco, in quel tempo io mi occuperò / di tutti i tuoi oppressori. / Soccorrerò gli zoppicanti, radunerò i dispersi, / li farò oggetto di lode e di fama / dovunque sulla terra sono stati oggetto di vergogna. / In quel tempo io vi guiderò, / in quel tempo vi radunerò / e vi darò fama e lode / fra tutti i popoli della terra, / quando, davanti ai vostri occhi, / ristabilirò le vostre sorti».           

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Matteo 19, 16-22

 

In quel tempo. Un tale si avvicinò e disse al Signore Gesù: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.           

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