S. Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa

 

Mercoledì della V settimana di Avvento

 

 

Geremia

Lettura del profeta Geremia 30, 1. 18-22

Parola rivolta a Geremia da parte del Signore: «Così dice il Signore: Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe / e avrò compassione delle sue dimore. / Sulle sue rovine sarà ricostruita la città / e il palazzo sorgerà al suo giusto posto. / Vi risuoneranno inni di lode, / voci di gente in festa. / Li farò crescere e non diminuiranno, / li onorerò e non saranno disprezzati; / i loro figli saranno come un tempo, / la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me, / mentre punirò tutti i loro oppressori. / Avranno come capo uno di loro, / un sovrano uscito dal loro popolo; / io lo farò avvicinare a me ed egli si accosterà. / Altrimenti chi rischierebbe la vita / per avvicinarsi a me? / Oracolo del Signore. / Voi sarete il mio popolo / e io sarò il vostro Dio».            

 

Salmo

Sal 88 (89)

 

             ® Benedetto il Signore in eterno.

 

Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo:

«Ho portato aiuto a un prode,

ho esaltato un eletto tra il mio popolo.

Ho trovato Davide, mio servo,

con il mio santo olio l’ho consacrato». ®

 

Su di lui non trionferà il nemico

né l’opprimerà l’uomo perverso.

Annienterò davanti a lui i suoi nemici

e colpirò quelli che lo odiano. ®

 

Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre,

mio Dio e roccia della mia salvezza».

Io farò di lui il mio primogenito,

il più alto fra i re della terra. ®

 

 

Profeti

Lettura del profeta Zaccaria 12, 9 – 13, 2

 

Così dice il Signore Dio: «In quel giorno io mi impegnerò a distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme. Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me, colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. In quel giorno grande sarà il lamento a Gerusalemme, simile al lamento di Adad-Rimmon nella pianura di Meghiddo. Farà lutto il paese, famiglia per famiglia:

la famiglia della casa di Davide a parte / e le loro donne a parte; / la famiglia della casa di Natan a parte / e le loro donne a parte; / la famiglia della casa di Levi a parte / e le loro donne a parte; / la famiglia della casa di Simei a parte / e le loro donne a parte; / tutte le altre famiglie a parte / e le loro donne a parte.

In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità. In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – io estirperò dal paese i nomi degli idoli, né più saranno ricordati; anche i profeti e lo spirito di impurità farò sparire dal paese».                              

 

 

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Matteo 22, 23-33

 

In quello stesso giorno vennero dal Signore Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogarono: «Maestro, Mosè disse: “Se uno muore senza figli, suo fratello ne sposerà la moglie e darà una discendenza al proprio fratello”. Ora, c’erano tra noi sette fratelli; il primo, appena sposato, morì e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. Così anche il secondo, e il terzo, fino al settimo. Alla fine, dopo tutti, morì la donna. Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette lei sarà moglie? Poiché tutti l’hanno avuta in moglie». E Gesù rispose loro: «Vi ingannate, perché non conoscete le Scritture e neppure la potenza di Dio. Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è il Dio dei morti, ma dei viventi!». La folla, udendo ciò, era stupita dal suo insegnamento.

 

 

 

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