Redazione

Varese torna per la seconda volta ad essere protagonista della Settimana Liturgica Nazionale. Dal 21 al 25 agosto sacerdoti, religiosi e animatori laici provenienti dalle diocesi di tutta Italia hanno preso parte alla 57ª edizione di un raduno che quest’anno costituisce una tappa importante del cammino verso il convegno ecclesiale di Verona

di Maria Teresa Antognazza

Un’imponente scenografia, dove campeggiano il crocifisso e la scritta “Celebriamo Gesù Cristo, speranza del mondo”, sullo sfondo di una bella immagine del campanile più famoso del Varesotto, il “Bernascone”, ha accolto lunedì 21 agosto al Teatro Apollonio il migliaio di partecipanti alla 57ª Settimana Liturgica Nazionale. Per la seconda volta è Varese a ospitare questo evento di fine estate, che richiama preti, suore e laici da tutta Italia, dalla diocesi ambrosiana soprattutto, ma con gruppi numerosi in arrivo dalle isole e dal centro-sud. 

Un convegno e una celebrazione insieme, per dare alimento sostanzioso ai fedeli e ai pastori che poi, giorno dopo giorno, nelle migliaia di parrocchie della penisola si impegnano a curare tutti quei momenti liturgici tradizionali, dalla messa domenicale alle processioni, dai battesimi ai funerali, incaricati di riproporre e annunciare il messaggio di salvezza del risorto. Una grande sfida, quella affidata alle loro mani sapienti: rendere ciascuna celebrazione un reale momento di «incontro», una «vera esperienza delle mirabilia Dei», «sorgente e alimento della speranza », come ha detto in apertura dei lavori il presidente del Cal, il vescovo Luca Brandolini. 

Cinque giorni intensi di lavoro e di incontri per i convegnisti, culminati nella solenne celebrazione di venerdì nel Duomo di Milano, studiati e calibrati per un anno intero dal Centro di azione liturgica, il Cal, che da 57 anni non si stanca di accompagnare la Chiesa italiana nell’applicazione delle indicazioni conciliari. Al tavolo del convegno si sono alternati relatori di calibro, a partire dall’arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, che nella giornata inaugurale ha offerto il suo saluto. Quattro le relazioni che hanno scandito i lavori, ponendo il raduno varesino sulla scia del prossimo convegno ecclesiale di Verona. 

Sulla celebrazione eucaristica si sono soffermate le prime due lezioni, rispettivamente del biblista Bruno Maggioni e del priore di Bose Enzo Bianchi. Mercoledì poi riflettori puntati sul battesimo, con una relazione di Andrea Grillo . Infine, giovedì mattina, la parola è andata al superesperto di liturgia ambrosiana, Marco Navoni, che ha scandagliato il triduo pasquale ambrosiano. 

Ascolto misto a condivisione. Dalle celebrazioni in Basilica di San Vittore al denso lavoro di gruppo di giovedì pomeriggio, dedicato a “Varese verso Verona”, il popolo dei convegnisti ha vissuto in prima persona il senso di una sempre più vivace azione di rinnovamento liturgico.

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