Secondo i coniugi, dall’Esortazione post-sinodale di papa Francesco emerge non una Chiesa «che sale in cattedra», ma che «può farsi maestra che aiuta a fare chiarezza e a ritrovare ogni volta il senso del procedere»

coniugi Miano

«Nelle parole del Papa abbiamo riassaporato la bellezza del nostro essere genitori: lo hanno detto i coniugi Francesco Miano e Giuseppina De Simone, intervenuti alla conferenza stampa di presentazione dell’Amoris Laetitia, da cui emerge non una Chiesa «che sale in cattedra», ma che «sa di essere per strada e che sceglie di starci fino in fondo» e che proprio per questo «può farsi maestra che aiuta a fare chiarezza e a ritrovare ogni volta il senso del procedere».

Al centro dell’Esortazione post-sinodale di Francesco, per i coniugi Miano, c’è il matrimonio come «processo dinamico», come sfida «che richiede di lottare e di rinascere, di reinventarsi e di ricominciare sempre di nuovo, fino alla morte». Tra le novità, l’accento messo dal Papa sulle «passioni» e sulla dimensione erotica dell’amore, che non è «un male permesso» o «un peso da sopportare», bensì «il dono di Dio che abbellisce l’incontro con gli sposi».

Nella famiglia, scrive inoltre Francesco, è «importante essere chiari» nel rifiutare qualsiasi forma di «sottomissione» che non sia il «vivere rivolti agli altri», l’«appartenenza reciproca liberamente scelta» in cui tutto è orientato a «fare in modo che l’altro viva in pienezza».

Ti potrebbero interessare anche: