La visita a Castelgandolfo. Inginocchiati uno a fianco all’altro in preghiera. Evocate l’umiltà e la tenerezza. Un colloquio durato 45 minuti
di Gigliola
ALFARO
Agensir
Un abbraccio caloroso ha suggellato l’incontro tra Francesco e Benedetto XVI, quando il primo è atterrato con l’elicottero nell’eliporto delle Ville pontificie di Castelgandolfo, accolto dal secondo. Un’immagine, ripresa dal Ctv, che ha fatto il giro del mondo, insieme con quella di Papa Bergoglio e Papa Raztinger che, inginocchiati insieme nello stesso banco, pregano nella cappella del Palazzo apostolico. Immagini uniche di un momento che resterà storico nella vita della Chiesa. A dieci giorni dalla sua elezione, infatti, Papa Francesco sabato 23 marzo si è recato a mezzogiorno a Castel Gandolfo per incontrare in privato Benedetto XVI e intrattenersi con lui a pranzo, per poi ritornare in Vaticano. Un programma semplice per un momento invece unico, preceduto in questi giorni da molte manifestazioni di affetto da parte del nuovo Pontefice nei riguardi del suo predecessore.
L’attesa dei fedeli
Dalla mattina presto a Castelgandolfo, piazza della Libertà, dove si affaccia il Palazzo apostolico, è stata presa d’assalto dai giornalisti e dai fotoreporter, nella speranza di carpire un’immagine o una frase, nella speranza che Francesco si affacciasse al balcone pontificio, speranza che poi è andata delusa. Man mano la piazza si è riempita anche di fedeli. Fedeli non solo di Castelgandolfo, ma provenienti da tutta Italia. C’è chi è partito da casa anche alle 3 del mattino. Tante le attese, grande l’emozione: chi sperava di vedere affacciati insieme al balcone del Palazzo apostolico Francesco e Benedetto XVI; chi ha portato tutta la famiglia per partecipare, in qualche modo, a un evento storico e unico; chi era consapevole delle poche probabilità di vedere il Papa, ma voleva esserci per far sentire a Francesco l’affetto. C’erano persino pellegrini ortodossi che si dicono “innamorati” di Papa Bergoglio. Comunque, i fedeli non si sono arresi. Sabato il Papa non si è affacciato? E, allora, domenica lo hanno visto in piazza San Pietro, durante la Messa della Domenica delle Palme.
Il viaggio
Mentre a Castelgandolfo cresceva l’attesa, alle ore 11.45 il Santo Padre lasciava la Domus Sanctae Marthae per recarsi all’eliporto vaticano. Alle 12.05 si è innalzato in volo l’elicottero con a bordo il Pontefice. Quando l’elicottero ha sorvolato per due volte la piazza della cittadina (è la prima volta che succede un fatto del genere), la folla è esplosa in un applauso. Dopo un volo di 20 minuti, il Santo Padre Francesco è, quindi, atterrato nell’eliporto delle Ville pontificie, accolto da Benedetto XVI. Erano presenti monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano, e Saverio Petrillo, direttore delle Ville pontificie. Il Santo Padre Francesco e Benedetto XVI si sono trasferiti insieme in auto al Palazzo apostolico per l’incontro privato e il pranzo. Durante tutto il tempo, la gente ha applaudito e innalzato cori, nella speranza di attirare così l’attenzione di Francesco e Benedetto XVI e farli affacciare.
Il racconto di padre Lombardi
Padre Federico Lombardi, il direttore della Sala Stampa vaticana, a Castelgandolfo ha raccontato ai giornalisti come si è svolto l’incontro, dopo l’atterraggio dell’elicottero: «Il Santo Padre è sceso, accompagnato dal sostituto, monsignor Becciu, da monsignor Sapienza e da monsignor Alfred Xuereb. Il Papa emerito si è avvicinato subito, scendendo dalla sua macchina, e c’è stato un bellissimo abbraccio. Poi hanno salutato le altre persone presenti, il vescovo di Albano e il direttore delle Ville pontificie». Dopo Francesco e Benedetto XVI sono saliti in auto: «Il Papa Francesco – ha sottolineato padre Lombardi – alla destra, quindi nel posto classico del Papa, mentre il Papa emerito si è posto alla sinistra. Vi era anche sulla stessa macchina mons. Georg Gänswein, che è prefetto della Casa pontificia. E così, la macchina si è portata agli ascensori e quindi i due protagonisti dello storico incontro sono saliti nell’appartamento pontificio e si sono recati subito alla cappella per un momento di preghiera». Padre Lombardi ha proseguito rivelando che «lì è stato molto bello perché il Papa emerito ha offerto il posto d’onore all’inginocchiatoio davanti all’altare a Papa Francesco», ma questi ha rifiutato preferendo inginocchiarsi insieme nello stesso banco. Per quanto riguarda l’abbigliamento, padre Lombardi ha precisato che effettivamente «il Papa emerito porta una semplice talare bianca, senza fascia e senza mantelletta: sono i due particolari che lo distinguono, invece, dall’abbigliamento di Papa Francesco che ha anche una mantelletta e la fascia». Dopo il breve momento di preghiera, «si sono portati alla Biblioteca privata dove, verso le 12.30, è incominciato l’incontro riservato». Anche qui, ha ricordato padre Lombardi, c’è stato un altro momento bello: «Papa Francesco ha portato in dono al Papa emerito una bella icona della Madonna, dicendo che si tratta della Madonna dell’Umiltà». Poi è incominciato il colloquio che è durato circa 45 minuti. Al pranzo hanno partecipato «i due segretari, quindi mons. Georg e mons. Xuereb».
Colloquio già avviato
«Ricordo ancora – ha precisato padre Lombardi – che questo non è il primo incontro: è il primo incontro di persona, però Papa Francesco ha già rivolto molte volte il suo pensiero al Papa emerito: sia già dalla Loggia delle Benedizioni, in occasione della prima comparsa, sia poi con due telefonate personali: la sera stessa dell’elezione e il giorno di San Giuseppe per fare gli auguri. Quindi, il colloquio era già avviato, anche se l’incontro personale, fisico non era ancora avvenuto. Ricordiamo anche che il Papa emerito aveva già manifestato la sua incondizionata riverenza e obbedienza per il suo successore in occasione dell’incontro con i cardinali, il 28 febbraio, e quindi ha avuto certamente modo, in questo incontro – che è stato un momento di altissima, profondissima comunione – di rinnovare questo suo atto di riverenza e di obbedienza al suo successore, mentre certamente Papa Francesco ha rinnovato la gratitudine sua e di tutta la Chiesa per il ministero svolto da Papa Benedetto nel corso del suo pontificato».
Immagini nella storia
Il Ctv ha, quindi, diffuso alcune immagini significative dell’incontro tra Francesco e Benedetto XVI. La prima è quella dell’elicottero che atterra. Papa Bergoglio scende e si avvia a passo svelto verso Papa Ratzinger che appoggiato a un bastone a sua volta gli va incontro. L’abbraccio caloroso, poi i volti sorridenti mentre si scambiano qualche parola, mani nelle mani, occhi negli occhi. La seconda riprende Francesco, avanti, e Benedetto XVI, più lentamente, appoggiato al bastone, che si avviano verso la cappella papale. Papa Ratzinger offre al suo successore il posto all’inginocchiatoio d’onore, ma quest’ultimo, dicendogli «No, siamo fratelli», ha voluto che si inginocchiassero insieme nello stesso banco, a pregare. Non è difficile immaginare che quell’immagine dei due Papi, vestiti di bianco, Benedetto XVI ancora con la giacca a vento bianca sulla talare, inginocchiati, le spalle ricurve, che pregano, entrerà nella storia. La terza immagine: Francesco dona a Benedetto XVI un’icona della Madonna dell’Umiltà. «Dell’umiltà. Bella», dice Ratzinger. A proposito dell’umiltà, «mi permetta di dirle una cosa – afferma Bergoglio -. Ho subito pensato a lei e gliel’ho voluta portare in dono: ci ha dato tanti esempi di umiltà nel suo pontificato. Davvero, la tenerezza». «Non dimentichiamola», ha esortato, Benedetto XVI, che, commosso, più volte ha ripetuto «grazie», stringendo forte le mani di Francesco. Infine, c’è l’immagine dell’inizio del colloquio tra i due nella biblioteca. Nel pomeriggio, dopo il pranzo e una passeggiata nei giardini, come ama fare di solito Benedetto XVI, Papa Francesco, accompagnato dal suo predecessore, ha raggiunto in auto l’eliporto delle Ville pontificie di Castelgandolfo. L’elicottero è partito alle 14.42 per fare rientro in Vaticano.