Redazione
Mi sveglio molto pieno di energie, ricaricato dalla festa del giorno prima. Una eccitazione che coinvolge tutti: oggi arriva il Papa! Il mattino è dedicato al pellegrinaggio alla cattedrale di Colonia. Anche questa è stata un’esperienza che ho molto apprezzato, carica di intensa spiritualità. I pellegrini camminano in silenzio lungo la riva del Reno, mentre dagli altoparlanti si diffondono inni, e il percorso è scandito da striscioni con citazioni bibliche, di santi o domande che invitano a meditare sulla propria vita. Gli ultimi metri sono in salita e già si intravedono le maestose guglie della cattedrale.
Anche l’interno della chiesa è solenne, la percorriamo in silenzio, sostando con rispetto di fronte al reliquiario contenente le ossa dei Magi e, infine, il momento tanto atteso, fulcro di questa Gmg: in una cappella laterale ci inginocchiamo e adoriamo Gesù, presente nelle specie dell’Ostia consacrata. Siamo venuti per adorarlo.
Poco alla volta, con il cuore gonfio di emozione, lasciamo la cattedrale e ci spostiamo sull’altra riva del fiume. Lì, l’intensa spiritualità si tramuta lentamente in grande festa: la messa internazionale, celebrata in varie lingue e presieduta dall’arcivescovo di Santiago di Cile, è “una forza della natura” come esclama una ragazza al mio fianco.
Dopo il pasto e un boccale di birra (in fondo, siamo in Germania) tutti i pellegrini iniziano ad affollare le rive: il Papa passerà infatti su una barca e saluterà i pellegrini. Molti, complice il grande caldo, entrano nel fiume. Un gruppo di giovani fa un vero e proprio bagno, di essi emergono solo le teste e le braccia che reggono un enorme cartello in inglese e arabo: “Dal Libano per adorarLo”.
Dopo alcune ore il Papa arriva, su una grande barca. Purtroppo si vede solo un puntolino bianco. «Ma non potevano farlo passare su un motoscafo?», si chiedono alcuni un po’ delusi. Ma è solo un sussurro subito spazzato via: quando Benedetto XVI esordisce in italiano «Kari ciofani…» un boato risuona lungo il fiume, dove sono presenti gruppi di tutti i Paesi.
La festa continua alla sera, Colonia è invasa da centinaia di migliaia di giovani, ne viene scossa, animata, esaltata. Siamo a cena in un bar, con noi ci sono un gruppo di francesi e uno di spagnoli, e i vari inni nazionali si susseguono senza sosta, mentre intorno passano portoghesi, palestinesi, brasiliani, americani, perfino cinesi. E’ un mosaico di colori, una nuova Babele, questa volta portatrice di bene e di amore.