Redazione

Carissimi,

il Signore mi sta donando la grazia di essere – dal 5 al 9 febbraio – a Roma insieme con i confratelli vescovi delle 10 diocesi lombarde per la Visita ad limina apostolorum (ai sepolcri degli apostoli Pietro e Paolo).

Avrò così la gioia di incontrare personalmente il Santo Padre e di parlargli della realtà della nostra Chiesa ambrosiana: dei tanti doni che lo Spirito non lascia mancare alle nostre comunità, dei passi che stiamo compiendo per rinnovare il nostro cammino missionario, dei numerosi segni di speranza che riconosciamo vivi e presenti, ma anche delle sfide che la fede cristiana incontra nel nostro territorio e nella cultura che vi domina, come pure delle fatiche e delle difficoltà legate all’impegno pastorale.

Un confronto e un dialogo su alcuni aspetti della nostra situazione e attività pastorale in Lombardia li avrò anche con alcune Congregazioni della Curia romana in ragione delle loro specifiche competenze. La Visita ad limina è un atto che le Chiese locali sono chiamate dalla legge canonica a compiere periodicamente, un atto che vuole esprimere il profondo rapporto di comunione, nella fede e nella carità, che esiste tra la Chiesa locale e la Cattedra di Pietro.

E’ un atto dunque che manifesta la realtà viva della Chiesa una, santa, cattolica e apostolica, il legame tra la nostra Chiesa ambrosiana e la Chiesa universale, l’unità del collegio dei Vescovi nella persona del Papa.

E’ veramente un evento di grande significato, durante il quale confermerò al Santo Padre la fedeltà e l’amore della nostra Chiesa e la disponibilità di tutti noi a crescere nell’impegno di evangelizzazione, pronti a portare a ogni uomo l’annuncio della parola di salvezza, che è Cristo Gesù.

Vi chiedo di accompagnarmi in questa visita. A tutti domando di essere con me anzitutto attraverso la preghiera. Nei giorni della Visita ad limina, in ogni parrocchia e in ogni comunità si elevino al Signore preghiere per il Papa, per la nostra Diocesi, per le altre diocesi lombarde e per tutta la Chiesa. In particolare si celebrino, in quei giorni, una santa messa per il Danto Padre e una seconda per la Chiesa locale.

Si promuova anche un tempo di adorazione davanti all’Eucaristia per rinnovare la nostra professione di fede in Gesù e per confermargli la nostra volontà di seguirlo e di essere annunciatori e testimoni del suo amore in mezzo a noi. Rivolgo ancora un caldo invito a che le comunità cristiane della nostra diocesi partecipino, con un significativo numero di rappresentanti, al pellegrinaggio a Roma.

Insieme con i vescovi e i pellegrini delle altre diocesi lombarde celebreremo, il martedì pomeriggio 6 febbraio, una solenne Eucaristia nella Basilica di San Paolo fuori le Mura e il giorno seguente avremo la gioia di incontrarci con il Santo Padre partecipando all’udienza del mercoledì. La presenza dei pellegrini ambrosiani sarà un segno concreto di condivisione della Visita ad limina da parte di tutta la nostra Diocesi.

Carissimi, quando mi troverò a colloquio con il Santo Padre vi sentirò tutti con me e anche a nome vostro gli chiederò di confermare la nostra fede affinché con rinnovato slancio possiamo essere tutti, nei diversi luoghi di vita del territorio della nostra Diocesi, uomini di speranza e autentici testimoni del Vangelo.

Il Signore ci benedica tutti

Dionigi Tettamanzi
Arcivescovo di Milano

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